Riccardi: «Buono l’esito per il primo test di allarme nazionale in Fvg»
“Il sistema It-Alert, ovvero il primo test di allarme nazionale che informa il cittadino rispetto a calamità in atto o in procinto di accadere, e parliamo di eventi di notevole gravità, si è svolto oggi nella nostra regione con un buon esito. Poche le chiamate di persone che non avevano compreso lo squillo, a dimostrazione di come la capillare campagna di informazione promossa nelle ultime settimane, diretta alla comunità regionale, abbia raggiunto il suo obiettivo. È stata un’attività promossa dalla Protezione civile del Fvg e da tutti i soggetti che, a vario titolo, dal mondo delle scuole, ai Comuni fino a chi si occupa di viabilità, hanno collaborato in piena sinergia per comunicare, insieme, un messaggio importante, che parla di prevenzione, sicurezza, responsabilità”.
Lo ha sottolineato questo pomeriggio l’assessore con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, nel tracciare, nella sede della PcrFvg, un bilancio del test insieme ai funzionari della Protezione civile che hanno seguito passo passo la procedura.
“La macchina dell’informazione ha funzionato – ha precisato Riccardi, fornendo alcuni numeri e dettagli relativi al test -: stimiamo di aver raggiunto oltre un milione di persone che, due minuti dopo le 12 di oggi, hanno ricevuto l’alert. La sala operativa del servizio del Numero unico di emergenza 112 del Fvg ha ricevuto 165 chiamate dalle 12 alle 14.10 solo per richiesta informazione sul test, un numero estremamente contenuto. Gli operatori di sala hanno così potuto svolgere il loro normale lavoro, garantendo sicurezza e certezza al cittadino che ha telefonato per altre necessità. A loro va il mio ringraziamento”.
Circa 120 le chiamate di richiesta di informazione giunte invece alla sala operativa della Protezione civile della Regione (Sor).
“Relazioneremo adesso al Dipartimento nazionale di Protezione civile rispetto alle problematiche evidenziate come più allerta giunti sulla stessa utenza, difficoltà nel compilare online il questionario facoltativo, per evidente sovraccarico di accessi al sito dedicato, allerta non giunti ad alcune utenze – ha spiegato Riccardi -. Il test, del resto, aveva questa funzione: testare l’allarme per poi mettere in campo le soluzioni per affinarlo, prima del reale start del sistema, che funzionerà su scala nazionale, verosimilmente a regime entro il 2024”.
“It-Alert, che andrà ad affiancarsi agli strumenti di allerta già attivi, è uno degli strumenti che devono cominciare a far parte del nostro quotidiano, del patrimonio delle nostre vite, a nostra difesa e di quella degli altri: non viola la privacy né vuole spaventare alcuno. È importante essere informati se qualcosa di grave accade o sta per accadere, per metterci in salvo, aiutare chi è in difficoltà” ha concluso Riccardi, ricordando che altri test di It-Alert saranno eseguiti in Friuli Venezia Giulia simulando una emergenza grave ma localizzata. Le date saranno comunicate anche in questo caso per tempo.
M5S “Il sistema nazionale di Alert per le emergenze ha avuto un successo non al cento per cento in Friuli Venezia Giulia – si legge in una nota del Movimento 5 Stelle FVG -. Non tutti i cellulari hanno squillato: nelle zone di pianura ma soprattutto nelle zone di montagna dove il segnale non è sempre adeguato va verificata l’operatività. In una regione come la nostra dove il territorio ha ancora qualche problema di connessione e servizio, la struttura di emergenza va assolutamente potenziata e garantita. Riccardi dice che relazionerà al Dipartimento Nazionale anche di queste criticità e non mettiamo in dubbio che lo faccia, ma se il servizio ha raggiunto 1 milione di persone significa che quasi 200 mila non sono state raggiunte e se queste vivono in zone più a rischio dal punto di vista idrogeologico la strada da percorrere è ancora lunga per rendere davvero efficace il sistema”, concludono i pentastellati.