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Ricerca e conservazione della biodiversità alla Casa delle Farfalle di Bordano

La Casa delle Farfalle si appresta a chiudere una stagione ricca di attività e iniziative a favore della biodiversità, dell’inclusione sociale e della ricerca scientifica. Anche quest’anno, insieme al MUFFFA (il Museo delle Farfalle e delle Falene ospitato all’interno della struttura di Bordano), la Casa ha consolidato il suo ruolo di punto di riferimento culturale e scientifico – oltre che turistico – per il Friuli Venezia Giulia, con un occhio rivolto al futuro e ai nuovi progetti in arrivo nel 2025.

Il MUFFFA e il patrimonio entomologico
Il MUFFFA ha continuato ad arricchire la sua vasta collezione di oltre 60mila esemplari tra farfalle, falene e altri insetti, rappresentanti di specie paleartiche e tropicali, grazie anche alle numerose donazioni ricevute da appassionati e collezionisti di tutta Italia. Quest’anno, la struttura ha ricevuto un’importante donazione: la collezione entomologica del noto entomologo Bruno Infanti di Sesto al Reghena: 700 scatole contenenti oltre 40mila esemplari di lepidotteri, in stato di conservazione eccellente. Questa donazione, insieme ad altre acquisizioni, ha arricchito ulteriormente il patrimonio scientifico del museo, che si conferma un punto di riferimento a livello internazionale.

Quest’anno è stata inaugurata una nuova sezione espositiva del museo, ad accesso libero, interamente dedicata alle farfalle autoctone del Friuli Venezia Giulia. Questa nuova sezione, oltre a fornire una finestra per la comprensione dell’affascinante mondo delle farfalle del nostro territorio, contribuisce in maniera più generale a sensibilizzare il pubblico sul tema della conservazione della biodiversità.

Catalogazione e valorizzazione del patrimonio
Uno dei principali obiettivi del 2024 è stato avviare un processo di catalogazione sistematica delle collezioni, un lavoro che proseguirà anche in futuro con l’utilizzo delle più moderne metodologie. Grazie al supporto dell’ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia – sono state già catalogate 150 scatole entomologiche, un primo passo verso la completa digitalizzazione e valorizzazione del patrimonio – e incluse nel Sistema Informativo Regionale del Patrimonio Culturale (SIRPAC).

Nuove aree per la ricerca
Un altro importante sviluppo riguarda i lavori di manutenzione straordinaria e l’ampliamento degli spazi del MUFFFA, con la creazione di circa 1.000 nuovi metri quadrati di locali destinati alla conservazione delle collezioni e alla ricerca scientifica. I lavori, finanziati dalla Regione Friuli Venezia Giulia, sono iniziati nel 2024 e si concluderanno nelle prime settimane del 2025. I nuovi locali saranno dotati di tecnologie avanzate per garantire la conservazione ottimale degli esemplari.

Ricerca scientifica e collaborazioni universitarie
La Casa delle Farfalle ha continuato a sviluppare la sua missione di supporto alla ricerca scientifica, collaborando attivamente con le istituzioni accademiche, in particolare con l’Università degli Studi di Trieste e quella di Udine. La proficua sinergia è nata dalla creazione di un gruppo di ricerca che coinvolge un team di biologi e naturalisti attivi presso la struttura, insieme a docenti e ricercatori dell’Università del territorio. Durante l’anno, ad esempio, ha ospitato un nostro progetto di tesi, seguito dalla dott.ssa Margherita Micossi, che aveva come obiettivo lo studio della particolare comunicazione feromonale in questa specie, che ancora non era stata indagata.

Il progetto “20 di Scienze”, finanziato dalla Regione nell’ambito delle iniziative per la divulgazione della cultura scientifica, ha consentito la realizzazione di numerosi video e post sui canali social della Casa delle Farfalle. L’obiettivo principale è stato quello di sensibilizzare il pubblico sull’importanza della conservazione della biodiversità e di promuovere la cultura scientifica, con particolare attenzione a favorire l’accesso alle risorse culturali e scientifiche, soprattutto tra i più giovani. Tra le altre attività svolte, sono state coinvolte scuole dell’infanzia e primarie del territorio, con proposte didattiche organizzate sia presso la Casa delle Farfalle che direttamente nelle scuole. Per le famiglie, invece, sono state organizzate visite guidate nel giardino dedicato agli impollinatori, pensate per avvicinare grandi e piccoli alla conoscenza e alla tutela della biodiversità.

Inclusione sociale e ambiente: il progetto “Fiori di Inclusione”
Un altro successo di quest’anno è stato il lancio del progetto “Fiori di Inclusione”, nato dalla collaborazione tra la Cooperativa Itaca e la Cooperativa Farfalle nella Testa, che gestisce la Casa delle farfalle. Il progetto, che ha preso il via a inizio 2024 a Gemona del Friuli, mira a promuovere l’inclusione sociale di giovani adulti con disabilità attraverso attività di coltivazione di piante autoctone, destinate a spazi verdi pubblici e privati. Questo approccio congiunto di inclusione sociale e salvaguardia ambientale ha coinvolto 15 persone con disabilità di età compresa tra i 18 e i 50 anni, che hanno contribuito attivamente alla creazione di aree verdi sostenibili, contribuendo anche alla tutela degli impollinatori come api e farfalle.

PolliNation” nella scuola: sensibilizzazione e educazione ambientale
Il macro-programma “PolliNation” – che al suo interno comprende anche il progetto “Fiori di Inclusione” – ha un suo punto di forza nell’integrazione tra l’educazione ambientale e la collaborazione con le scuole del territorio e amministrazioni comunali. Nel Comune di Fontanafredda, in provincia di Pordenone, sono stati organizzati numerosi laboratori per l’infanzia, la primaria e la secondaria di primo grado, con attività pratiche e teoriche sulla biodiversità, l’impollinazione e la creazione di “bug’s hotel” (casette per gli insetti) per favorire la presenza di impollinatori in ambito urbano. Il progetto è stato già rinnovato anche per il prossimo anno.

Guardando al futuro: i progetti per il 2025
Il 2024 ha gettato solide basi per un 2025 ricco di nuove opportunità. I progetti di catalogazione e valorizzazione del patrimonio, l’ampliamento dei locali del MUFFFA e le nuove collaborazioni con istituti di ricerca e scuole continuano a essere al centro delle attività della Casa delle Farfalle. Inoltre, la sensibilizzazione sulla conservazione della biodiversità e la promozione dell’inclusione sociale saranno sempre più integrate nelle attività quotidiane, con nuove iniziative a favore della comunità. La Casa delle Farfalle si conferma un esempio virtuoso di connubio tra ricerca scientifica, educazione ambientale e impegno sociale; con l’ambizione di continuare a crescere e a essere un punto di riferimento per la tutela della biodiversità, l’inclusione e la sensibilizzazione del pubblico in tutto il nordest italiano e nei territori transfrontalieri.