Richiedenti asilo a Tarvisio, Zilli attacca, Torrenti risponde
“In un quadro generale dei flussi migratori che registra uno stop agli arrivi, il bando per ospitare 25 richiedenti asilo a Tarvisio fa parte di un percorso iniziato con il Comune quando il sindaco precedente, allarmato da una improbabile trasformazione della caserma La Marmora in un Cara da 1200 posti, indicò alcune soluzioni alternative, comprese delle ipotesi per qualche decina di
minori”. Così l’assessore regionale alla Solidarietà, Gianni Torrenti, sul bando della Prefettura di Trieste per l’accoglienza diffusa in Friuli Venezia Giulia che individua a Tarvisio la caserma Meloni quale sede per ospitare 25 richiedenti asilo.
Torrenti, sottolineando la strumentalità dell’uso di termini come “invasione, quando invece le cifre indicano una tendenza inversa”, ha ricordato che Tarvisio ha finora usufruito della solidarietà dell’intera regione in quanto tutti i profughi passati per quella parte di confine sono poi stati accolti nelle altre località del Friuli Venezia Giulia.
“Ragionando in termini oggettivi di logica e non di propaganda elettorale, la dimensione oggettivamente ridotta dell’accoglienza prevista – ha concluso Torrenti – non può pregiudicare o ledere la vocazione turistica di Tarvisio, sulla quale per altro la Regione ha investito molto in questi anni sia sui comprensori sciistici sia sull’organizzazione di eventi sportivi internazionali”.
LE PROTESTE DELLA LEGA NORD
“Non c’è che dire, per Tarvisio proprio un bel pacco… di Natale! Sull’immigrazione il PD, a Tarvisio come a Trieste, ci trascina con sé nel baratro”. A dirlo Barbara Zilli (LN) che, indignata dopo la notizia del maxi bando da 13 milioni della prefettura di Trieste e la notizia di oggi che la caserma Meloni di Tarvisio sarà destinata ad ospitare 25 richiedenti asilo.
“Non si capisce più quale sia la posizione della Regione: oltre al ridicolo siparietto per cui il bando della prefettura di Udine da 22 milioni è stato definitivamente ritirato e del nuovo bando milionario della prefettura di Trieste, oggi scopriamo che Coccau, località sul confine accanto al quale passa la ciclovia Alpe Adria, importantissima attrazione turistica, saranno ospitati 25 presunti profughi”.
“Un nuovo numero che si aggiunge a quelli già snocciolati da Torrenti: sui giornali Torrenti aveva assicurato che a Tarvisio sarebbero arrivate al massimo 10-15 persone, in Aula ha dichiarato invece che era in definizione l’iter del bando per 40 posti. Ora invece sembra saranno 25. Dove sta la verità?”
“Che cosa pensano i tarvisiani? Una località che a fatica si sta riprendendo la scena nel panorama turistico invernale ed estivo, proprio grazie alla ciclovia che passa vicino a Coccau, rischia di vedere rovinati i suoi investimenti per colpa di chi vuole gestire il Friuli Venezia Giulia come una colonia di Kabul”.
“Controlli sanitari praticamente inesistenti, numeri lanciati a caso e mancanza totale di sorveglianza su persone che ancora non sappiamo se abbiano o meno il diritto di permanere sullo territorio – conclude la consigliera del Carroccio – abbiamo un Governo regionale e nazionale che su questo tema ha completamente perso il senso della misura”.
Popolo Bue. …a farne le spese. …tempo al tempo ne vedremo delle belle. …in ogni settore…. questi che non oso chiamare governanti. ..e che portano avanti programmi dettati…..dall’alto. …da molto in alto. …stanno facendo DISASTRI….che pagheranno ….sempre gli ultimi….non ci sono parole. …ci sta anche bene…..siamo o non siamo il popolo…..BUE. ?