Ricordato il 74° anniversario dell’Eccidio di Malga Pramosio
“Trovarci a Pramosio, ogni anno, a ricordare l’eccidio del 1944, assume un significato importante in particolare per i nostri figli, ai quali dobbiamo trasmettere il senso di comunità tenendo viva la memoria dei tanti morti, vittime innocenti della guerra”.
Lo ha indicato l’assessore regionale alle Finanze e Patrimonio Barbara Zilli intervenendo sabato alla commemorazione del 74° anniversario del tragico eccidio della valle del But avvenuto nelle giornate del 21 e 22 luglio del 1944. Un drammatico evento che ha insanguinato la Carnia con la violenza delle truppe di occupazione nazifasciste che costò la vita a decine di persone tra anziani, giovani, donne e bambini.
“Il ruolo della politica a tutti i livelli – ha indicato Zilli -, attraverso l’incontro con le persone, è anche quello di rafforzare il senso di comunità che dobbiamo calare quotidianamente nella nostra vita”.
Per Zilli è necessario trasmettere la memoria del passato perché rappresenta un elemento costitutivo del senso di essere comunità.
“Questo impegno – ha aggiunto – deve essere sempre rinnovato e il prossimo anno ci domanderemo se abbiamo fatto un altro pezzo di strada per essere migliori come persone e come comunità”. La cerimonia ha visto la deposizione di una corona d’alloro e la celebrazione della Santa Messa nella cappella della malga Pramosio, nel luogo dove le violenze da parte delle SS iniziarono.
Alla commemorazione hanno partecipato anche i sindaci di Cercivento, Luca Boschetti, di Ravascletto, Ermes De Crignis, di Sutrio, Manlio Malattia, il vice sindaco di Treppo Ligosullo, Mauro Moro, e il sindaco di Paluzza Massimo Mentil che ha sottolineato la difficoltà di concepire la tragedia: “una violenza che fatichiamo a comprendere e a rapportare ai giorni nostri eppure si è verificata 74 anni fa, in un passato non molto lontano che può accadere ancora e che in altre parti del mondo accade”. Per il sindaco, occasioni come quella odierna non devono rimanere fini a se stesse e devono aiutarci a riflettere ancora su un tema che non deve essere dimenticato.
È intervenuta anche Adriana Geretto, presidente provinciale dell’associazione delle vittime civili di guerra, consegnando una targa ai familiari di Edoardo Primus, uno dei promotori della commemorazione recentemente scomparso.
L’Uti della Carnia, i Comuni della valle del But e l’associazione nazionale Partigiani d’Italia (Anpi) provinciale e della val But hanno organizzato una serie di manifestazioni storico-culturali in occasione dell’anniversario ma centrali sono le commemorazioni storiche di oggi e domani dove, nei Comuni interessati dall’eccidio, alla presenza dei sindaci e di altre figure istituzionali, saranno deposte corone d’alloro in ricordo delle vittime.