Rifiuti, aumenti in vista per il 2018 anche in Fvg. A&T 2000 spiega la situazione
A&T 2000 S.p.A. conferma la sua efficienza nella gestione del servizio pubblico dei rifiuti. Il coordinamento dei Soci “per il controllo analogo congiunto” ha infatti approvato, nella seduta del 7 febbraio, il budget per l’anno 2018, ovvero la previsione economica per l’anno in corso. Come sempre accaduto dalla costituzione della società, anche il budget 2018 prevede una chiusura in utile.
Entrando nello specifico, sul fronte dei ricavi si prevede che ad aumentare ulteriormente rispetto agli anni scorsi siano soprattutto i proventi derivanti dalla cessione del materiale raccolto in modo differenziato. Questo riguarderà sia i contributi per i rifiuti raccolti nell’ambito della filiera CONAI (che si stima passeranno da 4.136.300 € a 4.722.000 €) sia la cessione sul libero mercato di carta e cartone (i cui ricavi si stima passeranno da 611.200 € a 1.018.000 €). Il quadro generale dei ricavi si prospetta dunque favorevole, anche grazie all’aumento dei quantitativi di plastica, carta e cartone che si prevede vengano conferiti presso l’impianto di Rive d’Arcano, che ne comporta una quasi totale saturazione. È importante ricordare che A&T 2000 imputa i ricavi della raccolta differenziata ai singoli Comuni serviti, così come avviene per i costi, in base ai quantitativi conferiti e alla fascia di qualità. Questi ricavi sono, infatti, fondamentali per compensare almeno in parte i costi dei vari servizi svolti in ciascun Comune.
Sul fronte dei costi, la principale causa di scostamento prevista per il 2018 riguarda l’aumento dei costi di smaltimento del rifiuto residuale, anche se in misura minore rispetto alla media dei prezzi praticati dagli altri soggetti omologhi presenti in regione. Infatti, negli ultimi mesi, il costo di smaltimento dei rifiuti indifferenziati è repentinamente aumentato a livello europeo e questo incremento si riflette principalmente sul rifiuto urbano residuo e sul rifiuto ingombrante. Anche lo scarto derivante dalle operazioni di selezione di carta e plastica vengono inviati a smaltimento, ma il livello di qualità e purezza di queste frazioni di raccolta nel bacino di A&T 2000 è tale da poter considerare trascurabile l’incidenza della variazione del costo di smaltimento su questa componente.
L’impatto dell’incremento dei costi di smaltimento sarà tuttavia diverso nei vari Comuni serviti in quanto dipende dalle strategie di gestione dei rifiuti attuate dalle singole Amministrazioni e dai modelli di raccolta e tariffazione adottati. Infatti, l’aumento avrà un riflesso minore sui comuni dove vige tariffazione puntuale, che grazie a questo sistema tariffario hanno una produzione media pro-capite di rifiuto indifferenziato di 52,03 kg/abitante/anno, con un minimo di 35,77 kg/ab/anno (San Vito di Fagagna). I Comuni che applicano la TARI come tributo hanno, invece, una produzione maggiore (in media 85,81 kg/ab/anno, con un massimo di 179,92 kg/ab/anno) e quindi risentiranno di più dell’aumento dei costi. Tuttavia, è bene sottolineare che la produzione media dei Comuni serviti da A&T 2000 (76,38 kg/ab/anno) risulta comunque la più bassa tra tutti i gestori regionali (la media regionale è di 152,4 kg/ab/anno) e, quindi, in generale, questo consentirà ai Comuni del bacino di A&T 2000 di ridurre l’impatto dell’aumento generalizzato del costo di smaltimento del rifiuto residuale.
I Soci hanno espresso soddisfazione non solo per questi importanti indicatori di gestione, ma anche per le tempistiche con cui sono stati predisposti i documenti del budget da parte della struttura di A&T 2000, che ha saputo rispettare i termini previsti, anche anticipandoli rispetto agli anni scorsi.
Di particolare importanza per tutti i Soci risulta, infine, anche la riduzione della quota dei costi generali della struttura imputati ad ogni singolo Ente. Infatti, quest’anno, grazie all’ingresso nella compagine societaria del Comune di San Dorligo della Valle – Dolina, è aumentata la platea dei Soci su cui vengono suddivisi questi costi.