Rimborsi soci Coopca, già evase 400 delle 2.300 richieste
Dal 22 agosto a oggi sono state evase circa 400 delle 2.300 richieste prevenute a Legacoop FVG per l’aiuto ai soci prestatori CoopCa, che copre il 50% del valore dei libretti. Lo rende noto il presidente di Legacoop FVG, Enzo Gasparutti, sottolineando che “un senso di gratitudine viene espresso dai soci prestatori, verso l’azione di solidarietà attraverso la quale non si sentono lasciati soli, non si sentono abbandonati”. Gli incontri con i soci proseguiranno, in questa prima fase fino al 31 ottobre, nei cinque distretti (Tolmezzo, Udine, Pordenone, Monfalcone per Trieste e Gorizia, Mestre per il Veneto).
“I soci prestatori – prosegue Gasparutti – pur esprimendo anche la loro delusione e la loro rabbia, apprezzano l’azione di solidarietà. Questi incontri mi hanno consentito di verificare che i soci non si sentono lasciati soli, non si sentono abbandonati. L’auspicio è di recuperare la fiducia verso il mondo cooperativo compromessa dagli errori di pochi. Dagli scambi di opinione avuti con i soci sono emersi anche alcuni elementi di disinformazione, fra cui l’idea che il rimborso del 50% dei crediti provenga dalla stessa Coop Carnica, mentre si tratta di un aiuto che proviene, come detto, da Coop Alleanza 3.0 e senza il quale i soci di CoopCa avrebbero perso tutto il loro credito di prestatori”.
“Il mio impegno – puntualizza Gasparutti – è rivolto a far sì che dalle difficoltà odierne si possa trarre l’insegnamento per segnare nuovi e più importanti traguardi nella costruzione di una organizzazione unitaria, nel sostegno alla buona cooperazione e per smascherare quella cattiva che in alcuni casi soggetti spregiudicati usano per propri tornaconti. Serve un maggiore e più stringente controllo per evitare il ripetersi di fatti quali quelli che stiamo vivendo e per combattere fenomeni di cooperazione spuria. Per la realizzazione di questi obiettivi chiederemo un impegno anche alle istituzioni e alla politica e una maggiore attenzione – conclude – al fenomeno della cooperazione mascherata”.