Riorganizzazione Automotive Lighting Tolmezzo, il punto della situazione
Ieri le RSA, assieme alle Segreterie, hanno incontrato i vertici della Marelli e la Direzione dello stabilimento di Automotive Lighting di Tolmezzo per fare il punto della situazione al termine della prima fase del contratto di espansione.
L’Azienda ha informato i sindacati che l’organico aziendale al 30 giugno è pari a 794 dipendenti per il plant di Via dell’Industria e 60 dipendenti nel Tool shop.
Le uscite derivanti dalla riorganizzazione a Tolmezzo sono state 40 di cui 9 per dimissioni volontarie, 19 incentivate e 12 prepensionamenti.
A Tolmezzo le assunzioni previste dal contratto di espansione saranno 15 e tutte nel reparto Ricerca e Sviluppo. Ad oggi i percorsi di formazione stabiliti, come previsto dal CdE, hanno coinvolto 21 lavoratori su materie tecniche e di sicurezza.
Per quanto riguarda la situazione aziendale, la Direzione ha voluto condividere le difficoltà che sta riscontrando nell’organizzare la produzione derivanti dalla carenza di componentistica e dall’andamento a singhiozzo della produzione dell’industria automobilistica.
Per quanto riguarda le previsioni per il 2023, l’azienda ci ha tenuto a sottolineare il rafforzamento della componente tedesca fra i clienti, che ad oggi copre quasi il 70% degli ordinativi e ha confermato il lancio di diversi nuovi prodotti, di cui 3 quest’anno: BMW G82, G70 e Porsche Cayenne e altri 3 fanali nel 2023 di cui uno il G60 per la BMW e due per i modelli Q8 e Q6 e-tron dell’Audi.
Infine, l’azienda ha illustrato l’azione di collaborazione che ha messo in campo con gli istituti tecnici, gli ITS ( Istituti tecnici superiori) e le Università del territorio ma anche di fuori regione per promuovere lo stabilimento ai futuri tecnici e ingegneri di cui necessita fortemente per dare seguito ai progetti futuri di sviluppo e ricerca.
La FIM-CISL valuta positivamente l’esito della prima fase del contratto di espansione, “ma vigileremo sull’applicazione delle parti inerenti alle assunzioni e ai percorsi formativi – dice il referente Alto Friuli Fabiano Venuti -. Abbiamo sottolineato che non solo di tecnici e laureati necessità l’Azienda ma anche di personale che detenga la cosìdetta cultura del “saper fare”, tra cui operai, manutentori e operai specializzati”.
Approfittando della presenza della Direzione delle Risorse Umane della Marelli, “pur apprezzando gli investimenti sulla parte tecnica e produttiva, è necessario intervenire anche in una serie di provvedimenti finalizzati a rendere l’ambiente lavorativo migliore – aggiunge Venuti -. Ci riferiamo all’adeguamento dei livelli professionali, il rifacimento della guardiola, la messa in sicurezza del parcheggio, il servizio mensa e in linea di principio sull’attenzione nei confronti del dipendente, che deve essere rimesso al centro dell’organizzazione aziendale”.