Ripartire! L’Italia che verrà, ecco l’edizione 2017 del Friuli Future Forum
La quarta edizione del Future Forum della Camera di Commercio di Udine si aprirà martedì 14 febbraio con un omaggio al sociologo polacco Zygmunt Bauman, recentemente scomparso, protagonista della lectio magistralis che concluse l’edizione 2016 del forum udinese.
Il Future Forum 2017 si svilupperà fino a sabato 18 febbraio, quale rinnovata “fucina” di confronti, incontri, dibattiti, interviste, riflessioni sul futuro rivolte a imprenditori, rappresentanti delle istituzioni e dell’economia, delle formazioni sociali e culturali, agli studenti e a tutti i cittadini, formula che dal 2013 ogni anno si rinnova pur restando fortemente riconoscibile, rappresentando le visioni più attuali e gli scenari che raffigurano le prossime sfide per l’economia e la società.
L’edizione numero 4 è presentata in conferenza stampa giovedì 2 febbraio, alle 11.30, nella Sala Economia della Cciaa, alla presenza del presidente Giovanni Da Pozzo e del project manager di Friuli Future Forum Renato Quaglia. Assieme a loro, il direttore del Messaggero Veneto, Omar Monestier.
“Ripartire! L’Italia che verrà” sarà il filo conduttore della settimana di incontri, anche quest’anno frutto della collaborazione tra diversi curatori (assieme a Quaglia hanno operato Francesco Cancellato, direttore de Linkiesta, nonché due “conoscenze” dei precedenti FF, Emanuele Ferragina docente di Science Po Paris e l’esperto di culture digitali Daniele Pitteri) che stanno coordinando la presenza a Udine di studiosi, analisti ed economisti internazionali, pronti a spaziare tra tanti e importanti temi: i nuovi equilibri economici e geopolitici mondiali, il futuro del lavoro, la digitalizzazione e l’innovazione (con particolare focus alla “nuova agricoltura”), la semplificazione, le tasse e la burocrazia, le nuove città e le rigenerazioni urbane, le grandi migrazioni, e molti altri. Tra i protagonisti, il sociologo catalano Joan Subirats che dialogherà con Giacomo Russo Spena di Micromega e Luca Massida in apertura, con la sua avvincente “storia del futuro”, Carbone, Vento e Cocchi che si confronteranno, fra Brexit e prossimi assetti geopolitici, con Toni Capuozzo, Magnus Ryner del King’s College London, Jennifer Allsopp di openDemocracy 50.50 del dipartimento di Social Policy and Intervention and Refugee Studies Centre dell’Università di Oxford, l’esperta di strategie digitali Elisabetta Zuanelli, Claudio Velardi e ancora Francesco Boccia, presidente della V Commissione con Stefano Feltri de Il Fatto quotidiano, Monica Guerzoni del Corriere della Sera che dialogherà con i sindaci Honsell e Romoli di burocrazia, assieme ad Alfonso Celotto della Luiss e Michele Palma della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e ancora il presidente di Energie per l’Italia Stefano Parisi, Claudia Fusani, giornalista dell’Unità, Claudio Giua, direttore dello sviluppo e innovazione del Gruppo Editoriale L’Espresso, l’ex ministro del lavoro Elsa Fornero e Eldar Shafir, professore di Harvard e co-autore di Scarcity (Il Saggiatore),
Commento del presidente DA POZZO
«Mai come oggi temi come le migrazioni, i nuovi e continuamente cangianti equilibri geopolitici, una digitalizzazione sempre più dirompente sono al centro del dibattito – commenta il presidente Da Pozzo –. In questa edizione di Future Forum partiremo proprio da questi argomenti di fortissima attualità per analizzarne, assieme ad alcuni dei maggiori esperti internazionali, i possibili sviluppi futuri. Sviluppi che interesseranno inevitabilmente il nostro territorio, nelle sue peculiari declinazioni. Se in questi anni Friuli Future Forum ci ha fatto capire che non dobbiamo rassegnarci a un eccessivo declinismo, dobbiamo ricordare però che dobbiamo sempre stare con i piedi per terra, perché non c’è di che essere troppo ottimisti. Dai dati Movimprese che Unioncamere ha diffuso pochi giorni fa – quelli che registrano le nuove imprese e quelle che si cancellano dai nostri Registri – emerge che la nostra regione è l’ultima in Italia nel rapporto tra imprese che nascono e quelle che cessano. Sono 5 le regioni con dato negativo, mentre in altre regioni c’è una crescita e una vitalità nella creazione di impresa. Noi siamo ancora una po’ inchiodati, ma sarebbe troppo banale dare colpe: è colpa dell’intero sistema, dove ci stiamo tutti. Non è quindi un’accusa, ma questo deve aiutarci a capire che, soprattutto in questa regione, siamo troppo fermi. Ecco perché vogliamo usare questo claim, “Ripartire!”. Qualcuno dirà che è facile dirlo, dopo quello in cui ci siamo trovati dal 2008 a questa parte. Però assistiamo a tante dinamiche, anche a livello internazionali, che stanno rilevando una sorta di ripartenza, pur su modelli completamente diversi dal passato, ed è su questo che ci confronteremo, con rappresentanti locali e con ospiti internazionali.
Questo Forum non vuole essere un atto di presunzione della Camera di Commercio – ha precisato –. Qualche rappresentante della politica nazionale non ha ben considerato le Camere, ma tutto questo ci ha portato, in positivo, a un giusto processo di riforma, che porteremo a termine anche in Fvg entro l’anno. Noi vogliamo quindi dare un segnale, quello di un ente che non fa solo attività di servizi, ma che vuole dare anche un contributo di partecipazione al dibattito e al confronto. E l’aiuto anche di persone dall’esterno, ci sarà sicuramente utili a capire meglio la situazione attuale e i prossimi sviluppi.
Ultimo riferimento a Bauman: a lui dedicheremo un omaggio in apertura del Forum, poiché abbiamo avuto l’onore di averlo a Udine lo scorso anno, con una delle ultime lectio magistralis. Questo anche per ricordare a tutti noi che, in un momento di tecnologie e di comunicazioni brevi e velocissime, è importante recuperare la profondità di un ragionamento, di un confronto, di un’analisi più ampia, che devono rimanere il segno distintivo di essere persone, soprattutto oggi».
Future Forum è anche…
Quest’anno Future Forum si declinerà anche in due ulteriori iniziative. A marzo, con il Messaggero Veneto promuoverà un hackathon, un evento in cui si confrontano esperti di diversi settori dell’informatica e nuove tecnologie, incentrato sul mondo della distribuzione di giornali e periodici e quindi sul ruolo e il lavoro degli edicolanti. Nell’ambito dei programmi di collaborazione con molti dei Licei e degli istituti superiori del Friuli, inoltre, Future Forum – oltre a promuovere un dialogo tra studenti ed esperti e ospiti del Forum – realizza un progetto sperimentale con 500 giovani del Liceo economico sociale Percoto, per sondare le passioni e le possibili traiettorie professionali dei ragazzi quando si troveranno a dover scegliere come proseguire il loro percorso dopo la maturità.
Un Future Forum sempre online
In tutto sono oltre una cinquantina gli ospiti, che animeranno le cinque giornate, scandite generalmente da tre appuntamenti ciascuna, tutti trasmessi anche in streaming su www.friulifutureforum.com, dove sarà anche raccontato, in abbinata ai social di Friuli Future Forum, l’intera settimana, con post e videointerviste, grazie alla collaborazione di un team di giornalisti di Udine Economia.
Il project manager RENATO QUAGLIA
«Il concetto di crescita rimanda quasi inevitabilmente allo stato della nostra economia. L’Italia – aggiunge Quaglia – sta faticosamente tentando di superare gli effetti della peggiore crisi economica da un secolo a questa parte. La pregnanza strutturale della crisi, perché non è una congiuntura come molti continuano a credere, è dimostrata da un dato strutturale incontrovertibile: negli ultimi 26 anni il Pil Italiano è cresciuto sopra il 2% appena cinque volte. Tuttavia, sarebbe riduttivo affrontare il tema della crescita solo dal punto di vista economico. Non c’è crescita economica sostenibile senza crescita sociale, politica e culturale. Per questa ragione la quarta edizione di Future Forum, nel 2017, affronterà le ragioni e i modi della nuova crescita, proiettate nelle sfide presenti e future». Quaglia ha illustrato gli appuntamenti nel programma, che riportiamo qui di seguito (La versione più recente con ogni eventuale cambiamento/aggiornamento sarà comunque sempre disponibile su www.friulifutureforum.com)