Rischio incendi in Friuli, attenzione ai botti, alle ramaglie e alle lanterne cinesi
“Ringrazio per impegno, professionalità e tempestività il Corpo Forestale Regionale (CFR), i Vigili del Fuoco, le Forze dell’Ordine e i tanti volontari della Protezione civile che in questi giorni si sono prodigati per domare gli incendi boschivi scoppiati martedì 27 dicembre nel Tolmezzino, in località Curiedi, e ieri pomeriggio in località Prati della Chiesa, sopra Valle di Suffumbergo, in comune di Faedis”.
A dirlo è l’assessore regionale alle Risorse agricole e forestali del Friuli Venezia Giulia Cristiano Shaurli, precisando che in entrambi i casi le fiamme risultano spente e sono in corso le operazioni di bonifica e controllo delle aree interessate dal fuoco. I due incendi, che hanno percorso complessivamente oltre 20 ettari di superficie, in gran parte boscata, sono stati prontamente domati grazie all’organizzazione del sistema regionale di prevenzione e lotta agli incendi, attivo ai massimi livelli.
“E non potrebbe essere altrimenti – precisa l’assessore – dal momento che il nostro territorio sta attraversando un periodo con condizioni climatiche particolari e anomale per la stagione: non piove da oltre un mese, non vi è neve naturale fino a quote elevate, le temperature diurne hanno livelli più simili alla primavera che al pieno inverno. Inoltre l’inversione termica fa sì che vi sia più caldo in montagna che in pianura e molte zone sono interessate da venti anche di forte intensità. L’insieme di queste condizioni ha fatto notevolmente aumentare il rischio di incendi boschivi, soprattutto sui versanti esposti a Sud delle aree pedemontane e montane della regione”.
A questo riguardo il CFR ricorda che l’accensione di fuochi per l’eliminazione di ramaglie o di altro materiale di risulta è vietata durante i periodi di massima pericolosità come l’attuale e invita alla massima prudenza anche durante i festeggiamenti di fine anno. Va evitato il lancio di fuochi d’artificio, petardi e botti nelle zone boscate o in aree limitrofe per evitare che i residui della combustione possano costituire facile innesco per le fiamme sulla vegetazione già molto secca.
Si segnala anche che l’utilizzo delle lanterne cinesi, oltre a non essere liberamente consentito, costituisce un rischio concreto per l’innesco di incendi boschivi in aree incontrollate e incontrollabili: le manifestazioni pubbliche che implicano il lancio di tali oggetti sono soggette a specifica autorizzazione.
Come ricordato anche da alcune Questure competenti in materia, l’utilizzo di lanterne volanti in occasione di feste private configura la fattispecie di accensione pericolosa e può essere punita con l’ammenda o con l’arresto se il fatto è commesso in un luogo ove sia adunanza o concorso di persone.
Shaurli ricorda infine che ogni principio di incendio boschivo va tempestivamente segnalato al numero verde della Sala operativa della Protezione civile della Regione (800 500 300) e, quando riguarda aree urbane e abitate, al 115 dei Vigili del Fuoco