Risorse Ue per la montagna Fvg, l’assessore Fvg Zilli all’incontro di Tolmezzo
Ottimizzare l’impiego di tutte le risorse che saranno disponibili per destinarle al territorio sulla base di progetti mirati e per obiettivi sostenibili e rapidamente realizzabili, al fine di rivitalizzare una montagna che pur dopo il “lockdown”, la scorsa estate, ha riscoperto le proprie potenzialità dal punto di vista turistico ed economico, significa utilizzare al meglio anche le risorse, cospicue, messe a disposizione dai fondi strutturali comunitari. È per questo che la Regione sta compiendo una ricognizione dei bisogni del territorio montano, al fine di raccogliere dai soggetti interessati, dai Comuni, dagli operatori economici, dalle forze sociali e dal mondo della cooperazione e dell’associazionismo, le proposte e i contributi concreti rispetto alle reali potenzialità e attese di un’area che deve saper cogliere l’occasione della ripartenza, affinché essa si riveli e divenga una reale ripresa, consolidando i risultati finora acquisiti”.
Questi i contenuti dell’intervento dell’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, rivolto ai rappresentanti del territorio della Carnia riuniti oggi dalla Regione nella sala conferenza dell’UTI della Carnia a Tolmezzo, per presentare le linee guida sulle quali si svilupperà l’azione del Programma operativo Fesr 2021-2027- OP5 “Un’Europa vicina ai cittadini”- le aree interne.
Ma soprattutto, come ha tenuto a precisare, per raccogliere proposte e riflessioni destinate a orientare al meglio la prossima programmazione europea, non solo attraverso il Por Fesr, ma anche tramite gli altri strumenti della Ue per la ripresa e valorizzazione delle aree interne, in questo caso montane, come il Fondo sociale europeo, il Programma di sviluppo rurale, i Programmi di sviluppo territoriale.
Oggi, ha commentato l’assessore alle Finanze al termine della mattinata, come negli incontri analoghi già tenuti in altre aree della montagna friulana – “è stato possibile compiere un ulteriore passo avanti rispetto alla precedente programmazione comunitaria, nel corso della quale l’analisi del fabbisogno del territorio era stata possibile soltanto nella fase finale del settennato dei fondi strutturali”.
Sono infatti state recepite, anche negli incontri precedenti, indicazioni che saranno al vaglio della Regione, mentre gli uffici del Servizio regionale saranno a disposizione anche nelle prossime settimane per acquisire ulteriori elementi e progettualità, con l’obiettivo di poter rendere efficace e
concreta l’azione dell’Amministrazione a vantaggio del territorio montano.
Come ha ribadito Zilli, la montagna friulana la scorsa estate ha vissuto un periodo di ripresa e rinascita, riscoprendo le proprie vocazioni turistiche e le proprie possibilità su un territorio ricco di attrattive. Si tratta ora di fare tesoro di questa esperienza.
“Ma di fare tesoro – ha aggiunto – soprattutto delle riflessioni che sono maturate nel periodo dell’emergenza, quando tutto il mondo economico, anche qui, si è dovuto fermare, e cogliere l’occasione per rivedere le strategie e i percorsi di ripresa e crescita. Con l’obiettivo di consolidare un’economia sostenibile dell’area montana, per poter dare anche ai più giovani, che spesso chiedono di rimanere nelle loro vallate, le opportunità necessarie”.
La mattinata si è sviluppata con una serie di interventi di carattere tecnico sui contenuti dello strumento comunitario, seguiti da quelli dei portatori di interesse dell’area considerata da questo progetto Ue, che con l’ingresso di Sappada nel Friuli Venezia Giulia comprende 21 Comuni.