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Ristori Covid in FVG, aggiunti ulteriori codici Ateco tra quelli ammissibili

La Giunta regionale FVG ha dato il via libera definitivo alla quarta linea contributiva di ristori da 7 milioni di euro, accogliendo la proposta dell’assessore alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, di ampliare ulteriormente la platea dei beneficiari rispetto alla bozza preliminare. Oltre alle nuove imprese e ai lavoratori autonomi, novità di questo bando, si aggiungono ulteriori codici Ateco tra quelli ammissibili.

Il provvedimento abbraccia ora anche chi opera nell’ambito del commercio all’ingrosso di apparecchiature per parrucchieri, palestre, solarium e centri estetici (codice Ateco 46.69.30) a cui va un contributo di mille euro; sale giochi e biliardi (codice Ateco 93.29.30) per un contributo di 1.200 euro; produzione di cacao, cioccolato, caramelle e confetterie (codice Ateco 10.82.00) per un contributo di mille euro. Sono inoltre estesi i codici relativi al comparto pubbliche relazioni e comunicazione (codice Ateco 70.21.00) per un ristoro di 700 euro e al settore dell’attività di biblioteche e archivi (codice Ateco 91.01.00) con 1.200 euro. Confermata l’estensione della platea dei beneficiari anche alla categoria degli imprenditori agricoli che realizzano attività di produzione, lavorazione, preparazione e vendita delle piccole produzioni locali, mediante la gestione di “frasca”, “osmiza” o “privada”.

“Abbiamo ribadito la volontà di comprendere quanti più imprenditori e partite Iva sono rimasti esclusi da alcune filiere che hanno maggiormente risentito della crisi, con l’obiettivo, anche per questo riparto, di arrivare subito, con semplicità ed efficienza”, ha commentato Bini.

Le filiere incluse in questo bando – che recupera i 7 milioni di euro avanzati dal precedente di marzo – sono il settore commercio al dettaglio, all’ingrosso e ambulante, agenti e rappresentanti di commercio (da 500 a 1.000 euro); fabbricazione e lavori di costruzione (700 euro); eventi, spettacoli ed editoria (da 1.200 a 3.000 euro); filiera ho.re.ca (da 1.400 a 3.000 euro); settore pubblicità (700 euro); sport (1.200 euro); trasporto persone (1.000 euro); servizi alla persona (1.200 euro). I richiedenti dovranno dimostrare di aver subito una perdita di fatturato uguale o superiore al 30 per cento mettendo a confronto l’importo medio mensile del fatturato prodotto fra il periodo primo marzo 2019 – 29 febbraio 2020 e il periodo primo marzo 2020 – 28 febbraio 2021.

Per garantire un sostegno concreto anche a chi ha avviato un’attività nel corso della crisi pandemica, si è quindi ritenuto di includere nel bando anche le nuove imprese avviate dopo il primo gennaio 2020 e attive alla presentazione della domanda, comprese sia nei vecchi che nei nuovi codici Ateco. In questo caso, non è necessario autocertificare una perdita di fatturato ai fini dell’ammissione al contributo. Infine, per tutti i codici Ateco vecchi e nuovi, il canale contributivo viene aperto anche ai lavoratori autonomi (indipendentemente dalla data di avvio dell’attività), titolari di partita Iva con domicilio fiscale in Friuli Venezia Giulia. A loro è riconosciuto un ristoro unico pari a 700 euro. Le domande potranno essere inoltrate dalle ore 9 del 29 aprile fino alle ore 18 del 10 maggio. L’istanza di contributo va trasmessa tramite il sistema Istanze On Line a cui si accede dal link pubblicato sul sito istituzionale della Regione (dove sono pubblicati anche, nella sezione modulistica, il fac-simile della domanda compilato a titolo di esempio e il modulo di delega). Per accedere è necessaria l’autenticazione con una delle modalità previste dal Codice dell’Amministrazione digitale (SPID-Sistema pubblico di identità digitale, CNS-Carta nazionale dei servizi, CRS – Carta regionale dei servizi).