Ritorna a Enemonzo la rassegna di teatro spontaneo
Dopo due anni di stop forzato e un’edizione, quella del 2020, interrotta a causa della pandemia, riprende la rassegna di teatro spontaneo nel Centro Sociale di Enemonzo, organizzata dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con la Proloco e la compagnia teatrale “Chi è di scena“ di Tavagnacco.
La manifestazione prenderà il via sabato 4 febbraio con la compagnia “Il Tendon” di Corno di Rosazzo, che presenterà lo spettacolo “Il miedi par fuarze”, commedia tratta da “Il medico per forza” di Molière.
Il successivo appuntamento è previsto il 18 febbraio con lo spettacolo “Une vôs di sperance“, portato in scena dalla compagnia “Buine Blave” di Mortegliano.
La rassegna proseguirà con due spettacoli a marzo e tre ad aprile. In particolare il 4 marzo si esibirà la compagnia “Teatri di paîs” di Buja e il 18 marzo la compagnia EtaBetaTeatro di Pordenone.
Il primo aprile sarà la volta della compagnia teatrale di Sutrio, il 15 ci saranno i “Giovins comedians di Dimpeç“ e chiusura il 29 con la compagnia di casa, il gruppo teatrale di Enemonzo che, dopo il grande successo del 2017 tornerà a proporre lo spettacolo di Sereno Mentil “Ne manie di sassins, Sottotitolo: ti copin par une monade”.
La rassegna di teatro spontaneo di Enemonzo ha richiamato da sempre un grande afflusso di pubblico proveniente da tutto il territorio carnico. “Si tratta di un calendario importante, dove non mancheranno tanti spazi dedicati all’allegria accompagnati da diversi momenti di riflessioni, grazie alla magia che solo il teatro è in grado di offrire – dice l’assessore alla Cultura Fabrizio Lupieri -. Inoltre nella scelta degli spettacoli si è voluto seguire la ricetta degli ultimi anni, che è stata sempre apprezzata dal pubblico, ossia il giusto mix tra compagnie locali e provenienti da altri territori della regione, in modo da garantire un’offerta culturale più ampia e completa possibile”.
Tutti gli spettacoli sono ad ingresso libero e inizieranno alle 20:30. “Già dal primo appuntamento ci auguriamo di avere una partecipazione numerosa, così da riprendere le normali buone abitudini dopo gli ultimi anni travagliati”, conclude Lupieri.