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Ritorna a Tarvisio l’appuntamento con lo Snow Rugby

Il week end del 13/14 gennaio la neve di Tarvisio tornerà ad essere a tinte ovali: il torneo di rugby a cinque sulla neve più grande d’Europa, infatti, ritornerà ad essere protagonista sulla base della pista Di Prampero con 40 squadre, tra torneo maschile, femminile, juniores, old e rugby inclusivo. La manifestazione, quindi, si presta ad essere sempre più internazionale: mai come questa edizione, infatti, le squadre arrivano da buona parte d’Europa e non solo: Germania, Slovenia, Croazia, Ungheria, Austria le nazioni continentali rappresentate, l’Iran la protagonista fuori Europa. Dall’Italia, invece, le regioni rappresentate sono Lazio, Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Marche e, chiaramente, Friuli Venezia Giulia. 
“Come ogni edizione, anche per questa undicesima, abbiamo lavorato al meglio delle nostre possibilità – commenta Alberto Stentardo, presidente dell’Alp Rugby Tarvisio ed organizzatore dello Snow Rugby -. A livello di squadre siamo sempre più internazionali e questo è un aspetto importante. Mi riempie d’orgoglio anche la presenza degli Elefanti Volanti, squadra di rugby inclusivo che per il secondo anno si prsenta ai blocchi di partenza del nostro torneo”.
Riuscita e partecipata anche la conferenza stampa dove, oltre ai rappresentanti della kermesse tarvisiana, vi hanno preso parte l’Assessore regionale alla cultura e allo sport, Mario Anzil, il vicepresidente del Consiglio Regionale, Stefano Mazzolini e l’assessore allo sport del Comune di Tarvisio, Mauro Zamolo.
“Aver avuto questo riscontro istituzionale ci ha sicuramente inorgoglito- conclude Alberto Stentardo -. Facciamo tutto questo per la grande passione verso il mondo del rugby, ma anche per portare in alto il nostro Friuli Venezia Giulia e, nello specifico, il Tarvisiano”.

“La Regione appoggia con particolare soddisfazione un’iniziativa innovativa e che continua a mietere grandi successi come Snow Rugby Tarvisio – ha affermato Anzil -. Un evento che sa coniugare i valori più genuini dello sport come l’agonismo e la capacità di generare un sano divertimento. Nell’attuale società contemporanea è sempre più elevato infatti il rischio che i nostri ragazzi smarriscano la gioia del gioco che ha sempre caratterizzato l’esistenza dell’umanità. Dobbiamo fare molta attenzione – ha rimarcato Anzil – affinché il gioco, esperienza di carattere tipicamente sociale, non venga sostituito definitivamente da quello individuale fatto con gli strumenti informatici in totale solitudine. Come fa alla perfezione questa manifestazione, lo sport deve aiutare soprattutto i giovani a riacquisire la sana abitudine di giocare e di divertirsi insieme agli altri in spazi aperti”.