Ritornano i soggiorni estivi per bambini asmatici a Fusine
L’Associazione ALPI organizza il consueto soggiorno estivo per i bambini e ragazzi asmatici a Fusine dal 25 agosto al 1 settembre. Molteplici le attività programmate. Sul sito www.associazionealpi.com /attività sociali 2019/Fusine troverete tutti i dettagli del soggiorno.
Le peculiarità del soggiorno di quest’anno sono costituite dall’uso di uno strumento innovativo a base di ultrasuoni prodotto da una ditta locale, che diminuisce la presenza di acari, che sono la principale causa di asma nei bambini e negli adulti.
Proseguiranno i normali controlli medici (visite, prove del respiro, esame dei gas polmonari, resistenza alla fatica,..) e la speleoterapia nelle ex miniere di Raibl a Cava del Predil, che fornirà oggetto di studi per il congresso internazionale di Brno (CZ) in programma ad ottobre.
Per eseguire una valutazione scientifica (ci sono solo alcune segnalazioni poco rigorose dall’Europa orientale), i bambini verranno divisi in 2 gruppi. Il primo gruppo eseguirà la speleoterapia, il secondo no. Al termine del soggiorno i 2 gruppi verranno confrontati sul piano clinico, della resistenza alla fatica, delle prove di funzionalità respiratoria anche dei bronchi più sottili, esame dei gas bronchiali. “Per evitare valutazioni “di parte” da parte nostra – spiegano gli organizzatori – i dati verranno sottoposti a un esame statistico-medico da parte di un esperto di queste valutazioni. Anche la scelta di chi parteciperà alla speleoterapia sarà casuale, fatta da un adatto programma computerizzato”.
Come in passato si privilegerà l’attività fisica, sia libera (giochi a scelta dei bambini, lasciandoli liberi di scegliere e di esprimere la loro potenzialità), sia di gruppo e programmata (escursioni, partite di calcio, basket e volley, ping-pong e calcetto, tiro con l’arco, giochi di gruppo).
Scopo non secondario del soggiorno è quello di rendere autonomi i bambini nei confronti della loro patologia, puntando sul “self-management”: ogni partecipante verrà istruito a riconoscere da solo i sintomi, a saper eseguire in modo corretto le terapie, a praticare un’attività fisica a lui adatta, con eventuale prevenzione dell’asma da sforzo.