CronacaFVG

Ritrovato vicino al lago di Barcis il corpo senza vita di Giulia Cecchettin

È di Giulia Cecchettin, la ragazza scomparsa da una settimana insieme all’ex fidanzato Filippo Turetta, il corpo trovato stamane dai vigili del fuoco nei pressi di Barcis.

Il cadavere è stato ritrovato in un canalone lungo la strada che dal lago di Barcis conduce a Piancavallo, in località Pian delle more.

La svolta nelle indagini è arrivata giovedì mattina in maniera del tutto casuale quando la telecamera che registra il passaggio dei veicoli all’ingresso dell’area turistica di Piancavallo è stata riaccesa dopo quattro giorni in cui non era operativa per manutenzione. Il software aveva tuttavia continuato a registrare i passaggi, pur senza trasmetterli al sistema operativo. Alla riaccensione, dunque, è scattato l’alert per il transito dell’automobile di Filippo. Trattandosi di una zona completamente periferica e per la quale Filippo aveva fatto una deviazione anomala rispetto al successivo rilevamento, alla diga del Vajont, gli investigatori hanno immediatamente iniziato a battere palmo a palmo i dodici chilometri di strada che separano Piancavallo dal lago di Barcis, dove già si era concentrata l’attenzione dei Carabinieri.

Un appello a Turetta è stato fatto dal procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi. “E’ un appello – ha spiegato ai giornalisti – al ragazzo affinché si costituisca e possa dare la propria versione dei fatti. Speravamo di non dover dare questa notizia – ha aggiunto, rifendosi al ritrovamento del corpo di Giulia – ma la ricostruzione dei fatti che potrebbe fare Turetta sarebbe molto importante, anche per lui stesso. Per questo ribadisco: non continui questa sua fuga e si costituisca”.

LE REAZIONI

MELONI “Ho seguito con apprensione gli aggiornamenti sul caso e, fino alla fine, ho sperato in un epilogo diverso. Il ritrovamento del corpo senza vita di Giulia è una notizia straziante. Ci stringiamo al dolore dei suoi familiari e di tutti i suoi cari. Mi auguro sia fatta presto piena luce su questo dramma inconcepibile. Riposa in pace”. Così la premier Giorgia Meloni su Facebook.

SCHLEIN  “Nei mesi scorsi e anche negli ultimi giorni, dopo le parole di Paola Cortellesi, mi sono rivolta alla Presidente del Consiglio Meloni, e pure oggi dico: almeno sul contrasto a questa mattanza di donne e di ragazze, lasciamo da parte lo scontro politico e proviamo a far fare un passo avanti al Paese”. Lo dice la segretaria del Pd Elly Schlein. “Non basta la repressione se non si fa prevenzione. Approviamo subito in Parlamento una legge che introduca l’educazione al rispetto e all’affettività in tutte le scuole d’Italia. Mi rivolgo anche alle altre forze politiche, la politica su questo non si riduca a dichiarazioni e riti ripetuti”.

FEDRIGA “Le è stato tolto quel futuro che si stava costruendo con merito Trieste, 18 nov – “In questo momento cupo e doloroso ci stringiamo ai genitori e ai familiari di Giulia, alla quale è stato tolto quel futuro che si stava costruendo con merito, anche attraverso il conseguimento della laurea, la cui tesi avrebbe dovuto discutere proprio due giorni fa”. Lo ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga. “In attesa di conoscere gli esiti della vicenda e delle indagini, una preghiera per Giulia e una profonda riflessione sul ripetersi di eventi come questo”, ha concluso Fedriga.

BORDIN “Ho appreso con grande tristezza la notizia del ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin, dopo giorni in cui avevamo coltivato la speranza che questa tragedia si potesse evitare”. Così Mauro Bordin, presidente del Consiglio regionale, commenta il drammatico epilogo della vicenda. “Il dolore che stanno provando i familiari e quanti volevano bene a Giulia è inimmaginabile. E da genitore – aggiunge il massimo rappresentante dell’Assemblea legislativa – mi stringo ai suoi cari in questo momento tragico, a nome mio e dell’intero Consiglio regionale”

MARCOLIN “Il tragico ritrovamento del corpo di Giulia segna, ancora una volta, una grave sconfitta per questa società”. Lo scrive in una nota Dusy Marcolin, presidente della Commissione regionale per le pari opportunità del Fvg. “Abbiamo sperato fino alla fine, anche se i segnali tra immagini e testimonianze erano davvero tragici, che Giulia, figlia di tutti noi, fosse viva – aggiunge la presidente -. Ancora un dramma a pochi giorni dal 25 novembre, nel territorio pordenonese, che non può lasciarci solo sgomenti e attoniti. Dobbiamo agire, dobbiamo cambiare, dobbiamo dare cultura e informazione per difendersi. Alle ragazze, alle donne”. “Riposa in pace Giulia, giovane ragazza piena di vita e di progetti per un futuro che ti doveva premiare con felicità e soddisfazioni. Che il tuo sacrificio – conclude Marcolin – non sia vano ma diventi un monito per tutti, per una società migliore”.