Rivoluzione logistica nello stabilimento Fantoni di Osoppo
Una nuova rivoluzione, dopo quella del 1973 che aveva dato vita al Campus firmato da Gino Valle, sta ora prendendo forma. Una rivoluzione in grado di rinnovare lo skyline della zona industriale di Osoppo nel segno però della continuità, riuscendo così a sposare design architettonico con soluzioni tecnologiche d’avanguardia. Tutto questo è alla base del progetto del nuovo ingresso e di logistica integrata presentato ieri dal gruppo Fantoni. L’investimento previsto è di 20 milioni di euro, che si vanno a sommare ai 250 milioni del poderoso piano di interventi quinquennale 2018-2023 già realizzati nello stabilimento di Osoppo, leader internazionale nella produzione di pannelli in Mdf e truciolare, laminati e carte melamminiche, sistemi per l’ufficio e sistemi fonoassorbenti.
Cinquant’anni fa, l’ingresso dei mezzi pesanti fu spostato dall’asse viario Osoppo-Majano al centro dell’area produttiva, una soluzione funzionale all’organizzazione di allora. Nel tempo, però, le cose sono cambiate: oggi l’ingresso dei mezzi di trasporto pesanti su gomma registra circa 400 passaggi tra entrate e uscite giornalieri. La famiglia Fantoni ha così deciso di acquisire nel giugno 2020 l’adiacente area produttiva dismessa De Simon, per collocare qui il nuovo varco. La superficie interessata è di 80mila metri quadrati e consentirà di indirizzare i tir lungo la viabilità perimetrale, lasciando l’attuale ingresso centrale al traffico dei dipendenti e dei mezzi leggeri. Una soluzione che intende anche decongestionare il traffico e ridurre il rischio di incidenti.
“Nascerà una nuova Palazzina per gli ingressi degli automezzi pesanti totalmente digitalizzata – ha spiegato il presidente Paolo Fantoni -. Questa innovazione tecnologica permetterà una drastica riduzione dei tempi di attesa per il carico e lo scarico e un’integrazione con i flussi logistici della nostra clientela, che sempre di più si sta orientando verso la formula di domanda ‘just in time’. Appositi parcheggi progettati per accogliere i mezzi pesanti e l’accesso ai comfort essenziali, inoltre, supporteranno gli autotrasportatori durante la loro sosta nello stabilimento”.
La parte progettuale è nel segno della continuità: infatti, a curarla è l’architetto Pietro Valle, figlio di Gino, affiancato dallo staff del suo studio di Udine. L’investimento è supportato da un finanziamento Frie da 14 milioni di euro, ottenuto grazie alla collaborazione con Civibank.
“Questo investimento rappresenta la fase terminale di una riorganizzazione produttiva complessiva avviata nel 2014 con l’impianto PL8 – ha aggiunto Fantoni -. Ringrazio tutte le istituzioni coinvolte, a partire dal Cipaf prima e Cosef oggi, che hanno compreso e condiviso l’importanza di questo progetto. Rivolgo un ringraziamento anche al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco per l’attenzione che riserva sempre ai nostri nuovi progetti”.
La riconversione del sito ex De Simon, inoltre, offre alla Fantoni la possibilità di espandere e razionalizzare la capacità di stoccaggio dei pannelli che, vista la crescita dei processi di personalizzazione grazie agli investimenti realizzati nelle linee di nobilitazione dei pannelli, richiede maggiori strutture per offrire alla clientela un maggiore livello di servizio nei tempi di consegna.
“Tutto questo si innesta in una più completa rivisitazione architettonica che cambierà lo skyline di quella che fu la zona industriale Ziro, nata nel 1961 dalla volontà degli imprenditori del territorio e che la qualificano come una delle zone industriali di maggior prestigio in Italia”, ha concluso Paolo Fantoni.