Roberti: “Su Green pass necessario dare certezze a esercenti”
“In un momento in cui gli operatori economici del Friuli Venezia Giulia, come del resto tutti i cittadini italiani, hanno bisogno di certezze e di rappresentanti delle istituzioni capaci di essere un punto di riferimento, è inaccettabile la confusione generata dall’attuale ministro dell’Interno in merito al green pass per l’accesso a ristoranti e pubblici esercizi”.
Questa la posizione espressa dall’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, dopo l’intervento del Garante per la protezione dei dati che, rispondendo a un quesito avanzato dalla Regione Piemonte, ha contraddetto il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e confermato che i titolari di ristoranti e bar possono chiedere i documenti ai clienti per verificare la corrispondenza tra questi e il Green pass.
Roberti ha rimarcato che “la situazione di confusione generatasi nel giro di poche ore dall’introduzione dell’obbligo di possesso del green pass e del relativo qr code per accedere a una serie di attività, in seguito alle dichiarazioni del ministro sui controlli documentali da parte dei ristoratori, ha reso ridicolo un provvedimento finalizzato al contrasto del Covid-19 e vanificato il lavoro compiuto dagli esercenti già duramente colpiti da un anno e mezzo di pandemia”.
“Per far ripartire l’economia è fondamentale mettere le attività economiche nelle condizioni di poter lavorare in sicurezza – ha ribadito l’assessore -. In una fase delicata come quella attuale, approssimazioni e interpretazioni contraddittorie dei provvedimenti che danneggiano le attività produttive non sono quindi accettabili e nemmeno rispettose nei confronti dei cittadini, degli imprenditori e dei loro dipendenti”