Rosanna Clocchiatti nuovo presidente del Consorzio Bonifica Pianura Friulana
A meno di 20 giorni dalle dimissioni, per motivi personali, di Roberto De Nicolò, il Consorzio di Bonifica Pianura Friulana ha un nuovo presidente: è Rosanna Clocchiatti, 36 anni, imprenditrice agricola nell’azienda di famiglia di Pagnacco, già presidente Coldiretti di Udine.
“Faremo un lavoro di gruppo con le amministrazioni, le istituzioni e il mondo agricolo” il suo primo impegno.
L’ente, che dal 2015 riunisce i cessati Consorzi di Bonifica Bassa Friulana e Ledra Tagliamento, in questi giorni di presidenza vacante (a fare le veci di De Nicolò il vicepresidente, Giorgio Venier Romano) ha continuato a lavorare senza alcun blocco operativo, e sebbene lo statuto preveda l’elezione entro 60 giorni si è giunti invece rapidamente a un nuovo nome.
Il consorzio fornisce servizi a 86 comuni regionali (84 in provincia di Udine e 2 in provincia di Gorizia), per una popolazione di circa 470.000 abitanti residenti; l’estensione del comprensorio del consorzio copre 200 mila ettari di superficie. Il fatturato annuo 2015 degli impianti di produzione di energia è di 2,3 milioni di euro. Il sistema impiantistico del nuovo ente accorpato è costituito da un vasto patrimonio di impianti, reti, mezzi e strumenti, alcuni di proprietà, altri – in particolare i beni intestati al demanio idrico regionale – in gestione.
Ecco alcuni numeri:
– 7 sedi di uffici distribuiti sul territorio;
– 10 magazzini e capannoni per centri operativi sul territorio;
– 33 impianti idrovori situati principalmente nella zona perilagunale della Bassa Friulana;
– 80 km di argini a laguna ed a mare e 500 km di argini a fiume;
– 95 pozzi di prelievo di acqua per l’irrigazione concentrati prevalentemente a cavallo della S.S. 52 “Napoleonica”;
– 22 stazioni di pompaggio di acqua per l’irrigazione da canale;
– 15 prese e nodi idraulici;
– 4.150 km di canali adduttori e di distribuzione;
– 850 km la rete di condotte in pressione;
– 6 impianti idroelettrici (uno in fase di avviamento);
– 15 impianti fotovoltaici;
– 1 cassa di espansione, unica in regione, a Castions di Strada/Talmassons;
– 7 scolmatori di piena, tra i quali lo scolmatore del Corno nel Tagliamento, una delle opere di difesa del suolo più importanti della Regione Fvg;
– un elevatissimo numero di manufatti di regolazione di scolo e di distribuzione irrigua.
IL COMMENTO DEL CONSIGLIERE REGIONALE CLAUDIO VIOLINO
“ La regione Friuli-V.G. ha il potere di nominare un componente nel Consorzio di Bonifica Pianura Friulana recentemente nato dalla unione dei Consorzi Bassa Friulana e Ledra Tagliamento, proprio per esercitare una sorta di controllo in un momento delicato come quella del primo mandato post fusione. Come mai questa nomina non è ancora stata effettuata?” Lo chiede Claudio Violino (GM) che ha presentato una interrogazione urgente alla presidente Serracchiani e all’assessore competente.
Questo anche alla luce delle recenti dimissioni del presidente De Nicolò. “Si tratta di uno dei maggiori consorzi di bonifica presenti in Italia, punto di riferimento a livello nazionale proprio per l’attività svolta negli ultimi anni dai singoli consorzi, improntata ad una efficienza, efficacia ed economicità esemplari ma soprattutto basata su una cristallina trasparenza delle scelte. Ora ad appena quattro mesi dall’elezione il presidente rassegna le dimissioni sulla base di non meglio precisate motivazioni personali che purtroppo non convincono. È forse per lasciare spazio a qualcun altro più funzionale? Indiscrezioni e voci di corridoio infatti inducono a ipotizzare che il nuovo presidente sarà una donna di 36 anni inserita nei ruoli consorziali appena poche settimane prima delle ultime elezioni”.
“Se così fosse – conclude Violino – la tanto auspicata trasparenza così faticosamente acquisita dai consorzi negli ultimi anni subirebbe un brutto colpo. Non vorremmo che la mancata indicazione del componente di controllo regionale nella Deputazione fosse legata in qualche modo legata a queste vicende.”.