Salute, alcol, sport, istruzione. Ecco l’identikit degli adolescenti friulani
I ragazzi del Friuli Venezia dimostrano una buona partecipazione ad attività ricreative e culturali e nelle situazioni in cui si sentono minacciati, per la maggior parte dei casi, vedono nel genitore la figura di riferimento a cui rivolgersi. Nascono sempre meno bambini e da mamme meno giovani rispetto al passato ed è cambiato anche il modello di famiglia.
Sono questi alcuni degli aspetti rilevati dall’annuario statistico sull’infanzia e sull’adolescenza 2017, presentato a Udine dall’assessore regionale alle Politiche sociali, Maria Sandra Telesca, assieme al garante regionale dei diritti della persona con funzione di garanzia per i bambini e gli adolescenti, Fabia Mellina Bares, e al direttore del servizio programmazione, pianificazione strategica, controllo di gestione e statistica della Regione, Gianluca Dominutti.
“Il lavoro – ha evidenziato Telesca – offre una fotografia utile sulla situazione complessiva dei bambini e dei ragazzi del Friuli Venezia Giulia, ovvero un quadro positivo con alcune criticità e, fra queste, il basso tasso di natalità. Ci siamo impegnati con politiche a favore della famiglia, in particolare sui servizi, ma bisogna intervenire ancora sulla conciliazioni dei tempi di vita e lavoro per favorire la crescita della natalità”.
Positivi, per Telesca, i dati sulla lettura (6 ragazzi su 10 hanno letto almeno un libro) e sul dopo scuola e il tempo libero (i giovani frequentano musei, mostre e vanno al cinema), frutto anche delle politiche attuate per la famiglia, secondo Telesca, che ha citato alcune iniziative della Regione quali Nati per Leggere e Scuola Sport Salute “che sta dando risultati di cui siamo orgogliosi”. A queste si aggiunge l’intervento a favore dell’educazione in materia di igiene dentale con le viste odontoiatriche gratuite ai bambini delle prime classi elementari, previsto dal prossimo 1 dicembre.
I dati confermano, dunque, una buona partecipazione culturale: circa 6 minori su 10 tra i 6 e i 17 anni di età in regione hanno visitato un museo o una mostra, 8 su 10 sono andati almeno una volta al cinema, 5 su 10 hanno assistito ad uno spettacolo sportivo, 3 su 10 ad uno spettacolo teatrale, 6 su 10 hanno letto almeno un libro.
“Accanto alle azioni legate all’invecchiamento della popolazione – ha sottolineato Telesca – la concentrazione dei decisori politici dovrà essere sempre più focalizzata sui minori che rappresentano la società del domani”.
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Altre informazioni ricavate dalla pubblicazione, informano sull’alto livello di attenzione alla salute dei bambini, con una mortalità infantile che si è ridotta negli ultimi 25 anni del 47 per cento e un tasso di ospedalizzazione più basso rispetto alla media nazionale. La percezione, poi, sul proprio stato di salute è buona o eccellente (92 per cento degli undicenni, 90 per cento dei tredicenni, 85 per cento dei quindicenni).
L’annuario è frutto di un lavoro di aggiornamento e revisione della precedente edizione nata da una collaborazione tra l’Ufficio del garante regionale e l’Ufficio statistico della Regione Fvg, “che permette di individuare luci ed ombre dell’universo minorile – ha precisato Mellina Bares -, di cogliere i punti di forza e di debolezza del nostro sistema, di individuare problematiche che richiedano interventi da avviare, ciascuno nei propri ambiti di competenza, per il raggiungimento dell’obiettivo comune del benessere complessivo di bambini e ragazzi”.
Il documento dà evidenza, inoltre, della diminuzione del numero di minori coinvolti in incidenti stradali (ridotto del 33,6 per cento negli ultimi 15 anni) ma rileva ancora una resistenza nell’uso appropriato dei dispositivi di sicurezza per bambini in auto. Fra 2013-16 tra coloro che viaggiano con bimbi di 0-6 anni di età, il 14,1 per cento degli intervistati dichiara difficoltà a far uso di seggiolini/adattatori (20,8 per cento la media nazionale).
Sul tema dell’alimentazione tra i 6-17 anni, l’eccesso ponderale riguarda il 20,8 per cento dei ragazzi del Fvg, quinto valore più basso tra le regioni italiane. Circa una ragazza adolescente su 3 ritiene che il suo corpo sia “un po’ troppo grasso” o “decisamente grasso”; 1 ragazza su 4 è a dieta. Dichiara di fumare il 10 per cento dei ragazzi, una quota che sale oltre al 25 per cento considerando solo i quindicenni. Tra di essi, inoltre, più di 1 su 5 beve alcolici ogni settimana e circa 1 su 3 dichiara almeno un episodio di ubriachezza nella sua vita. I ragazzi sedentari sono il 5,6 per cento.
I dati raccolti offrono il numero di minori residenti in regione: al 1 gennaio 2017 sono 181.476, ovvero il 15 per cento circa della popolazione regionale complessiva di cui stranieri circa 21 mila. Gli ultimi dati disponibili rilevano che il 24,4 per cento dei nati in Fvg ha almeno 1 genitore straniero, il 16,7 per cento ha entrambi i genitori stranieri. Il 30,7 per cento delle nascite registrate è avvenuto al di fuori del matrimonio, quota più che raddoppiata negli ultimi 15 anni. I nuclei famigliari monogenitoriali sono 62 mila, nella maggior parte costituiti da mamme con figli (83,9 per cento).
Nel 2016 i nati sono stati 8476: 1 su 6 ha cittadinanza straniera, 1 su 4 ha almeno un genitore straniero. L’età media delle mamme al primo figlio è passata da 25 a 31 anni, in meno di 40 anni. Sono 516mila le famiglie, 161mila le coppie con figli, 62mila i nuclei monogenitoriali, 14 mila le giovani coppie senza figli e 11 mila le coppie con 3 o più figli.
I minori accolti nelle comunità socioeducative e assistenziali del Fvg sono 416 (al 31 dicembre 2015) e in prevalenza italiani mentre i minori in affido sono 377. A fine 2016 i minori stranieri non accompagnati (Msna) in Friuli Venezia Giulia si attestano a 637, sono in prevalenza maschi e provenienti dall’Afghanistan ma nelle segnalazioni del 2017 si osservano nuove caratteristiche in questi flussi: più ragazze, maggior presenza di under 14 e diverse cittadinanze d’origine.
Il garante, sul punto, ha ricordato la partenza oggi del primo corso di formazione dei tutori volontari di minori stranieri non accompagnati. “Sono oltre 600 i minori in carico al territorio – ha sottolineato – e la legge prevede che ognuno di loro abbia un tutore. Visti i numeri, emerge l’esigenza di formarne un numero considerevole”.
In tema di amicizie, relazioni e tempo libero emerge che il 66 per cento dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni dichiara di avere degli amici su cui poter contare nella vita quotidiana. Oltre la metà di essi, riesce a frequentarli ogni giorno; 2 su 3 si tengono in contatto con sistemi di messaggeria istantanea. Il 64,2 per cento dei maschi ed il 69,0 per cento delle femmine usa ogni giorno WhatsApp o sms. Il 37,8 per cento invia meno di 10 messaggi al giorno e l’8,5 per cento oltre 100. Il 71,9 per cento dei ragazzi dichiara di partecipare a qualche attività al di fuori dell’orario scolastico, in prevalenza attività sportive (56 per cento). Il 12,8 per cento frequenta corsi di musica, il 16,9 per cento corsi di lingue ed il 5,4 per cento corsi di informatica.
Mellina Bares ha ricordato, inoltre, le azioni di contrasto al fenomeno del bullismo e valutato positivamente l’alta percentuale di ragazzi (61,4 per cento) che di fronte ad una situazione di difficoltà, ritiene utile confidarsi con i genitori per definire meglio il comportamento da tenere per sottrarsi o reagire ai comportamenti offensivi. In Fvg il 12,2 per cento dei ragazzi dichiara di essere stato ripetutamente offeso con soprannomi offensivi o insulti per l’aspetto fisico e/o il modo di parlare (5,9 per cento) e per le proprie opinioni (5,2 per cento).