Sanità a Gemona, i Comitati: “Ritorni il Pronto Soccorso, oltre 14.600 accessi nel 2015”
Mentre riparte la raccolta firme a sostegno della nuova campagna referendaria su Sanità, Uti e Acqua Pubblica, che il Consiglio regionale di CentroSinistra aveva bocciato a luglio, i Comitati gemonesi a difesa dell’Ospedale San Michele hanno incontrato il dott. Gianni Borghi, Sindaco di Cavazzo, nonché Presidente della Conferenza dei Sindaci della AAS 3.
Nell’incontro con il Presidente Borghi, “che ringraziamo per la disponibilità, sono state presentate proposte e critiche relative alla gestione del nosocomio gemonese, in vista della approvazione del PAL 2017 dell’Azienda 3. In primis, ancora una volta e’ stata sottolineata l’iniquità della Legge di riforma sanitaria, che ha favorito i territori amministrati dal CentroSinistra a discapito di quelli non organici al Governo regionale” scrivono in una nota i rappresentanti dei Comitati.
“Ma oltre alle critiche all’operato della Giunta regionale, nell’incontro si sono focalizzate alcune criticità e proposte da inserire possibilmente nel PAL 2017”. Innanzitutto sono stati sottolineati l’importanza e i numeri dell’ex P.S., ora Punto di Primo Intervento, che nel 2015 ha registrato ben 14.654 accessi. “A fronte di questi numeri viene richiesto il ritorno al P.S. con annessa Area di Emergenza, che in passato ha salvato molte vite e dei Posti di Osservazione Temporanea”. Per quanto riguarda l’ex reparto di Medicina, è stata sottolineata la necessità del suo reintegro “come S.O.C. con relativo primario, per una concreta “ governance “ dell’attuale Struttura Sanitaria Polifunzionale, che si occupa anche di varie riabilitazioni. Così facendo i nostri anziani non verrebbero più dirottati su altri Ospedali”.
Al Presidente Borghi è stata segnalata anche la necessità che “l’ambulatorio cardiologico gemonese sia messo alla pari con gli omologhi di Tolmezzo e San Daniele. Oggi infatti la strumentazione in dotazione non permette un esame completo e cioò obbliga i pazienti al pendolarismo verso le altre due sedi, con i relativi costi sociali ed economici”. In particolare è stata segnalata la necessità per Gemona dell’acquisto di un nuovo ecocardiografo, visto che quello che c’era a Gemona, è stato portato a Tolmezzo. “Il problema economico non dovrebbe sussistere, viste le paginate di reclame che l’AAS 3 ha recentemente acquistato sui media locali e dei recenti stanziamenti regionali per la Sanità” hanno stigmatizzato.
Inoltre è stata fatta notare la necessità di trovare correttivi per gli interventi di cataratta: “La Presidente Serracchiani in una riunione del PD ad Osoppo aveva promesso che Gemona sarebbe diventata punto di riferimento per questo tipo di intervento. La realtà è che la lista di attesa oggi è di 6 mesi, salvo rivolgersi a una struttura privata e al relativo, ingente costo”. Infine al dott. Borghi è stata segnalata la necessità che al San Michele venga realizzata l’elipiazzola nello spazio già esistente, prevista dal Piano regionale Urgenze7Emergenze. Per questa struttura i Comitati hanno proposto che la stessa sia abilitata anche per il volo notturno, vista la baricentricità del nosocomio sul territorio, facilmente raggiungibile, al centro di snodi stradali, ferroviari e di infrastrutture di primaria importanza.