CronacaFVG

Santoro (Pd): «Lo stop all’attività chirurgica programmata rileva un sistema al collasso»

“Oltre a una pandemia fuori controllo e a tutte le preoccupazioni che porta con sé, ora l’emergenza Covid impedisce anche le cure programmate da tempo e in alcuni casi anche scadute. L’improvvisazione regna sovrana e nonostante le avvisaglie, il sistema sanitario, quello udinese in primis, è stato lasciato alla deriva. E tutto pare che accada senza chiedersene il motivo”.

Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro (nella foto), componente della commissione Salute, commentando la sospensione dell’attività chirurgica programmata per le prossime due settimane.

“Lo stop annunciato dall’assessore Riccardi, per le prossime due settimane, suscita diversi dubbi anche sulle tempistiche – continua Santoro – . A fine estate del 2020 la mobilitazione dell’Associazione di tutela dei diritti del malato aveva evidenziato le forti criticità provocate dalle infinite liste d’attesa che si erano create a seguito della prima ondata di coronavirus”.

“Il Governo Conte 2 aveva stanziato nove milioni 872mila euro per il Fvg per ridurre le liste d’attesa relative alle prestazioni ambulatoriali, screening e di ricovero ospedaliero, non erogate nel periodo di emergenza coronavirus. Ma già allora non arrivarono risposte dai timonieri dell’emergenza in Fvg – conclude la consigliera dem -. Oggi la situazione si è ulteriormente aggravata e parte di quelle prestazioni devono ancora essere erogate. Continuiamo a denunciare la situazione di ospedali al collasso, con i pronto soccorso che non hanno più riferimenti su dove mandare i malati. Con quale spirito si può dunque affrontare un nuovo stop?”.