Sappada in festa per la Patrie dal Friul
“Uno Stato scompare quando è sconfitto militarmente o è politicamente ed amministrativamente annesso ad un altro. Un popolo scompare quando dimentica la sua anima e le sue tradizioni. L’anima del popolo friulano è stata forgiata nella fede cristiana e nei valori morali del Vangelo. Queste sono le radici che hanno generato le tante comunità, piccole e grandi, del nostro bel territorio. È quest’anima che non vogliamo smarrire perché segnerebbe la vera fine dell’identità del popolo friulano”. E’ un passaggio dell’omelia dell’ Arcivescovo di Udine, mons.Andrea Bruno Mazzocato in occasione della Fiesta de Patrie dal Friul celebrata quest’oggi a Sappada-Plodn.
Per mons. Mazzocato, “la salvezza del Friuli e della sua identità vien dal basso: dalle coscienze dei friulani formate ai grandi valori evangelici e da comunità che hanno un anima forte la quale le tiene vive e protagoniste sul territorio. Successivamente vengono anche i progetti politici e le riorganizzazioni amministrative”.
L’identità è importante, e dunque “anche la nostra Chiesa diocesana si sente impegnata a tenere viva tra i cristiani friulani la coscienza della loro identità di popolo. E’ una missione a cui essa ha tenuto fede lungo i secoli passati nutrendo con la fede cristiana l’anima del popolo friulano che ha trovato coesione attorno alle proprie chiese e campanili”, ha tenuto a rimarcare Mazzocato. Comunque, se “la Provvidenza di Dio ha posto il Friuli al cuore della Europa” come “dichiarano le minoranze linguistiche slovena e tedesca che, da secoli, convivono con la lingua madre friulana”, ciò significa “una missione: portare, in questa Europa tanto travagliata, la testimonianza di un popolo aperto agli altri e al futuro perché è forte della sua identità, della sua cultura e delle sue tradizioni nutrite di radici cristiane”. Da questo punto di vista, “anche le tante persone che giungono tra noi come immigranti e richiedenti asilo possono trovare tra noi, non solo accoglienza, ma anche una fede e dei valori morali che le loro tradizioni religiosi e culturali non hanno loro insegnato”, ha concluso.