Sappada intima ai parlamentari: “Procedete con l’iter”
Un ordine del giorno, votato all’unanimità dal Consiglio comunale, che impegna i parlamentari a riproporre urgentemente al Senato il voto della legge su Sappada. Questa la decisione presa in Gemandehaus ieri sera (nella foto di Alessandra Buzzo da Facebook) durante il partecipatissimo consiglio comunale straordinario convocato dal sindaco Manuel Piller Hoffer dopo gli ultimi accadimenti rispetto al futuro del passaggio di regione del centro dolomitico.
Nel testo deliberato dall’aula si legge l’invito a “sollecitare gli organi legislativo interessati, in particolare il Parlamento, affinchè procedano prontamente nell’iter intrapreso, pervenendo all’esame e all’approvazione di una legge che permetta al Comune di Sappada il passaggio dalla Regione Veneto alla Regione Friuli Venezia Giulia, quale effetto del pronunciamento plebiscitario reso dalla popolazione sappadina in occasione del referendum consultivo del marzo 2008″.
Il “caso Sappada” ieri ha tenuto banco nel dibattito politico nazionale e locale con decine e decine di prese di posizione. Tra queste quella del presidente del Veneto, Luca Zaia: “La presidente Serracchiani può dire quello che vuole finché lo dice dal Friuli. Tifo perché Sappada resti in Veneto – ha avvertito il governatore – però sono anche un inguaribile autonomista e credo nell’autodeterminazione e quindi dev’essere riconosciuta questa possibilità a Sappada. Certo è – ha aggiunto – che davanti a un progetto come questo sarebbe bello avere anche i sappadini che si battono perché tutti i fratelli veneti abbiano la loro autonomia”.
“L’invito della Presidente Serracchiani ai territori del Bellunese a congiungersi sotto la specialità del Fvg è assolutamente impercorribile. Anziché prodigarsi in proposte senza substrato culturale e soprattutto economico giustificabile, la vicesegretaria del Pd dovrebbe, invece, intervenire in modo determinato nel suo partito per fare in modo che venga finalmente e concretamente rispettata la volontà dei Sappadini”. Commenta così il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini la proposta della presidente della Regione Fvg espressa riguardo al rinvio da parte del Senato della discussione del ddl per il passaggio di Sappada in Friuli. Un trasferimento sostenuto dalla volontà popolare attraverso il referendum del 2008 nonché da forti motivazioni storiche e culturali. Sappada faceva parte della Provincia di Udine e non è mai venuto meno il legame con l’Arcidiocesi di Udine. “Il Bellunese non ha nulla a che fare con noi – rileva Fontanini -. Per rintracciare un elemento comune si deve andare molto indietro nel tempo, alla storia del Patriarcato di cui sì, quei territori facevano parte così come Slovenia e Carinzia. Un’annessione di questo tipo è decisamente improponibile. Si impegni, invece, la presidente Serracchiani a ricompattare il suo partito su una decisione che alla comunità sappadina spetta non solo di fatto ma anche di diritto. Con questo slittamento – conclude Fontanini – si calpesta la volontà popolare peraltro espressa in modo netto, un atteggiamento che contribuirà ad accrescere quella distanza tra i cittadini e le istituzioni perché queste ultime, nel caso di specie in particolare, dimostrano di impegnarsi a non dare loro ascolto”.