Scuola chiusa a Forni di Sotto e Forni di Sopra, per le minoranze i sindaci dovevano agire diversamente
I gruppi di minoranza consiliare di Forni di Sotto e Forni di Sopra si dicono rammaricati per la situazione venutasi a creare dopo la chiusura totale della scuola decisa dai sindaci Coradazzi e Lenna.
“Non esprimiamo alcuna valutazione di merito alla chiusura in sé, ma rileviamo con perplessità come una tale importante decisione sia stata assunta senza interloquire con il dirigente scolastico e con il personale docente – si legge in una nota -. Decisione presa non tenendo conto neppure del parere del Dipartimento di prevenzione, che rilevava come non ci fossero gli estremi per la chiusura totale della scuola. È stato così interrotto un servizio fondamentale per la comunità, considerate anche le molte difficoltà intrinseche della didattica a distanza”.
Le opposizioni dei due comuni dei Forni Savorgnani ricordano le parole del sindaco di Ampezzo Benedetti, ovvero “spiace constatare che in questa valle non riusciamo a lavorare insieme ed a confrontarci su questi argomenti”.
“Argomenti di assoluta importanza e urgenza, aggiungiamo noi, che ci adoperiamo al nostro meglio per trovare una forma di dialogo e collaborazione con le Giunte comunali in un momento così difficile per le comunità – prosegue la nota -. Abbiamo purtroppo a che fare con un atteggiamento di totale autoreferenzialità, dove pare di cogliere una grave incapacità di ragionamento imperniato al bene comune e una certa mancanza di trasparenza. Riteniamo che si dovesse agire diversamente, in questa come in altre occasioni, coinvolgendo tutti i soggetti interessati, attingendo competenza, esperienza e idee; anche una certa comunicazione tra i sindaci della vallata non sarebbe di troppo. Addurre la fretta come giustificazione per non aver fatto nemmeno una telefonata ci sembra molto strumentale; si vuole dipingere un quadro in cui quasi tutti sono lenti ed inefficienti mentre solo i sindaci hanno chiaro il da farsi. Vogliamo ricordare per esempio che a Forni di Sotto non si sono messe tempestivamente in essere presidi sanitari semplici come possono essere i gel disinfettanti all’entrata dell’ambulatorio medico e del Comune, adducendo la scusa che gli stessi “venivano rubati”?”
“Di esempi in cui i nostri sindaci hanno perlomeno tardato ad agire “al fine di tutelare la salute dei Vostri figli e di tutta popolazione”, o in cui essi hanno agito senza alcun coordinamento con le autorità sanitarie mettendo in campo azioni molto discutibili, vedi il flop del test sierologico, purtroppo ce ne sono vari”, dicono ancora i gruppi di minoranza dei due comuni, che poi si chiedono: “In questo caso specifico, dopo i casi di positività al Covid segnalati, non si poteva richiedere un tampone urgente per coloro che frequentano la scuola? Si sarebbe in tal modo tranquillizzato tutti, senza forse arrivare a sospendere le lezioni”.
Premettendo di “essere disponibili al dialogo costruttivo e utile, poiché riteniamo che il difficile momento lo esiga”, i consiglieri di minoranza vorrebbero inoltre sapere se pulmino e scuole sono stati sanificati a norma di legge tramite idonea ditta specializzata.