CronacaFVG

Scuola, in FVG la didattica in presenza sarà attorno al 70%

“La raccomandazione della Regione per il ritorno degli studenti delle scuole superiori alla didattica in presenza, che sarà contenuta in una circolare stilata assieme all’Ufficio scolastico regionale, è quella di dare avvio al rientro di una percentuale di alunni attorno al 70% dei 51mila totali del Friuli Venezia Giulia. Il tutto prestando particolare attenzione alle classi quinte, ovvero circa 10mila ragazzi, che dovranno affrontare l’esame di maturità”.

Lo ha confermato l’assessore regionale all’Istruzione, Alessia Rosolen, intervenendo assieme al vicegovernatore con delega a Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi, alla Tavolo di confronto con l’Ufficio scolastico regionale e i sindacati della scuola sul tema della ripartenza della didattica in presenza. In merito alla necessità di evitare affollamenti sui trasporti pubblici in concomitanza con gli orari di inizio e fine delle lezioni, fermo restando il limite del 50% della capienza massima dei mezzi imposto a livello nazionale, Riccardi ha confermato che, “come già avvenuto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, i volontari della Protezione civile hanno risposto prontamente a tutte le richieste di supporto e anche in questo caso sono pronti fare la propria parte”.

Riccardi ha quindi spiegato che “la campagna vaccinale sta procedendo a ritmo serrato e l’immunizzazione del personale scolastico ne rappresenta un tassello importante. In Friuli Venezia Giulia, in base ai dati di ieri sera, dal personale scolastico sono giunte 24.892 domande di vaccinazione e 23.153 di queste persone hanno già ricevuto la prima dose di vaccino, ovvero il 93%: siamo quindi la Regione italiana che ha la percentuale più alta di immunizzati nel comparto scolastico. Un risultato ottenuto grazie al supporto dell’Ufficio scolastico regionale, degli istituti e delle organizzazioni sindacali che hanno sensibilizzato il personale garantendo così un’adesione simile a quella ottenuta nel comparto sanitario. Ciò dimostra che la scuola è un luogo sicuro e che dobbiamo concentrare l’attenzione sul trasporto pubblico per evitare assembramenti”.

Un tema questo sottolineato anche da Rosolen, la quale ha evidenziato che “il 26 aprile riprenderanno le lezioni in presenza anche nelle università. Sul sistema di trasporto pubblico graverà quindi non solo il peso degli studenti delle scuole superiori, ma anche quello degli iscritti agli atenei. Un fattore del quale dobbiamo tenere conto nel quadro complessivo degli interventi messi in campo per contenere la diffusione del Covid-19”.