Scuole, rinviati gli accorpamenti in Carnia. Nuova chance per il Liceo sportivo a Gemona
La Giunta regionale ha approvato l’aggiornamento del piano di dimensionamento della rete scolastica e di programmazione dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2018-19. Quest’anno, a seguito del trasferimento delle funzioni in materia di istruzione prima esercitate dalle Province, tutto il procedimento è stato seguito dalla Regione e si è sviluppato da maggio agli inizi di dicembre.
“Come è nostra consuetudine – commenta l’assessora regionale all’Istruzione, Loredana Panariti, su cui proposta è stata approvata oggi la delibera dalla Giunta – il piano nasce da un processo di concertazione con il territorio e con gli stakeholder di settore, in primis i Comuni, le scuole, l’ufficio scolastico regionale (Usr), le organizzazioni sindacali e le rappresentanze slovene delle scuole di Gorizia e Trieste”. Tra le novità che entreranno in vigore nell’anno scolastico 2018-19, in riferimento all’area territoriale udinese, verrà rivista la programmazione dell’offerta formativa dell’Educandato statale Collegio Uccellis di Udine, con la sostituzione della sezione di liceo classico europeo con insegnamento della lingua cinese, già attiva presso l’istituto come opzione dell’autonomia scolastica, con una sezione di liceo scientifico internazionale con opzione cinese.
“Siamo particolarmente orgogliosi del risultato ottenuto per l’Educandato Uccellis. Si tratta – spiega Panariti – di una sperimentazione poiché il liceo scientifico internazionale con opzione cinese non è ancora ad ordinamento e solo pochi convitti in Italia sono riusciti ad attivare questo percorso, previo decreto di sperimentazione del ministero dell’Istruzione, per il quale ho interessato direttamente il ministro Fedeli”. Per quanto riguarda l’area territoriale di Pordenone, verrà aggiornata la programmazione dell’offerta formativa dell’Isis Evangelista Torricelli di Maniago con la modifica nell’indirizzo professionale produzioni industriali e artigianali dall’articolazione artigianato all’articolazione industria per le classi terze provenienti dal biennio di produzioni industriali e artigianali.
Verrà aggiornata anche la programmazione dell’offerta formativa dell’Isis Federico Flora di Pordenone con l’attivazione del nuovo indirizzo di istruzione professionale di arti ausiliarie delle professioni sanitarie (ottico). All’Isis di Sacile e Brugnera verrà soppresso l’indirizzo professionale servizi commerciali, esistente presso la sede associata Isis Marchesini di Sacile, per mancanza di iscrizioni.
Per quanto riguarda le richieste formulate dagli istituti Isis Evangelista Torricelli di Maniago e It Gian Giacomo Marinoni di Udine volte ad ottenere, rispettivamente, la seconda sezione di liceo scientifico sportivo e il corso serale dell’indirizzo di grafica e comunicazione, la Regione, a seguito di un incontro svoltosi recentemente tra Panariti e il dirigente dell’Usr, Igor Giacomini, ha ritenuto opportuno chiedere alle scuole un supplemento di istruttoria mediante lo svolgimento di un sondaggio urgente sulle potenziali nuove iscrizioni.
Anche con riguardo alla richiesta di implementazione dell’offerta formativa dell’Isis Magrini Marchetti di Gemona del Friuli con l’attivazione di una sezione di liceo scientifico sportivo, Regione e Usr (che aveva dato parere negativo per quanto concerne l’organico, al contrario della Regione che ha valutato positivamente la domanda) hanno concordato di procedere all’immediata costituzione di un tavolo di lavoro aperto al territorio dell’ex provincia di Udine per valutare la possibilità di avviare il percorso di studi richiesto.
Relativamente agli istituti comprensivi della regione, è stato confermato l’assetto risultante dal piano di dimensionamento scolastico dello scorso anno, con l’unica novità della chiusura del plesso della scuola dell’infanzia di via San Vito a Pordenone, su richiesta dello stesso Comune, per insufficienza di bambini preiscritti.
“Come negli anni precedenti – aggiunge Panariti – se non ci sono state specifiche richieste provenienti dal territorio, la Regione si è sempre battuta per il mantenimento di tutte le autonomie scolastiche e di tutti i plessi anche se sottodimensionati rispetto ai parametri delle linee di indirizzo, nella convinzione che la scuola costituisca non solo un luogo di apprendimento ma un presidio sociale fondamentale per le comunità e per i territori, in particolare per quelli di montagna che soffrono delle situazioni di criticità demografica, di spopolamento e di difficoltà negli spostamenti soprattutto nel periodo invernale”.
Proprio per tutelare gli istituti comprensivi di montagna, sono state rinviate al prossimo piano di dimensionamento le decisioni riguardo l’accorpamento di quelli di Arta Terme e Paularo con Paluzza, nonché quello di Comeglians con l’istituto comprensivo di Ampezzo, per i quali verranno creati degli appositi tavoli di lavoro.
Infine, la decisione sulla richiesta del Comune di Sedegliano di trasformare la scuola dell’infanzia paritaria Don Antonio Sbaiz in scuola statale è stata rinviata ai prossimi piani di dimensionamento per svolgere opportuni approfondimenti.