Secondo successo e maglia rosa consolidata per Sara Casasola al Giro d’Italia Ciclocross
Estate di San Martino e giorno in cui, secondo tradizione, ogni mosto diventa vino. Ovvero quando tutti i sacrifici di un anno cominciano a trasformarsi in un nettare prelibato. È stato così ieri a Ferentino per il Giro d’Italia Ciclocross, che dopo un avvio di stagione rapido e polveroso (a dirla tutta lo sono state anche le gare di Coppa del Mondo – chiedere spiegazione ai cambiamenti climatici) trova il suo primo appuntamento col fango, componente fondamentale di questa disciplina invernale.
Sul percorso disegnato dalla Romano Scotti e dalla MTB Ferentino nella cornice del Parco delle Molazzete (sotto l’egida Federazione Ciclistica Italiana) la terra bagnata e appiccicosa ha costretto tutti gli atleti a mostrare le carte in tavola, facendo emergere piacevoli sorprese e garantendo solide riconferme. Il tutto condito da una abbondante dose di sole autunnale (è l’Estate di San Martino, l’abbiamo detto) offrendo a pubblico e accompagnatori il privilegio di sperimentare il ciclocross autentico senza i tremori del freddo. Certo, questo punto di vista epico potrebbe non essere condiviso dai meccanici, che hanno dovuto lavorare come non mai ai box per garantire bici linde e pinte (e lubrificate) ad ogni mezzo giro. È a questo dietro le quinte che deve inchinarsi tutto il popolo del ciclocross.
La cronaca di tutte le gare.
GIOVANISSIMI G6 (12 anni) – Si tratta di due conferme tra coloro che passeranno esordienti il primo gennaio. Irma Siri (Andora Ciclismo) ha preceduto Sara Tarallo (Team Bike Civitavecchia) e Diana Nati (Pedala che ti Passa). Tra i maschietti emerge Stefano Viezzi (Ceresetto) su Daniele De Feudis (Ludobike) e Fabrizio Laino (Cicloteam Valnoce). Emozionante la sfida nelle categorie speciali ID-2 e ID-3, con i successi del novello Riccardo Puccini (Elba Bike Scott) e del (ri)confermatissimo Daniele Pecci (Team Bike Civitavecchia).
ESORDIENTI (13-14 anni) – Si riconferma il duo della Cicli Fiorin e questa è ancora Alessandro Mario Dante ad avere la meglio del figlio d’arte Matteo Fiorin, dopo due giri condotti in tandem il terzo è stato decisivo per l’allungo, che vale una maglia rosa più solida (erano ex aequo prima della partenza. Terzo il laziale Simone Vari (Race Mountain Folcarelli), mentre tra le ragazze lo show è ancora in casa Fiorin, con la rosa Federica Venturelli che allunga sulla più prossima rivale Aurora Pallagrosi (Race Mountain Civitavecchia, 2^) e riscatta la sconfitta di Lignano. Ottima terza Sofia Capagni (Race Mountain Folcarelli).
ALLIEVI (15-16 anni) – È una maglia tricolore ad emergere dal fango, anche perché grazie alla sua guida pulita – c‘è chi direbbe chirurgica – Ettore Loconsolo (team Eurobike) è stato uno dei pochi ad arrivare sulla finish-line ben riconoscibile. Con una tattica di squadra impeccabile in casa Eurobike, che ha ricordato grossomodo quella con cui il biscegliese ha conquistato il titolo italiano a Roma Capannelle, Vittorio Carrer (poi 2°) ha sfiancato nel primo giro l’ardua resistenza della maglia rosa Gioele Solenne (Team Bramati, 3°), che ha dovuto vedersela con due avversari per certi versi inediti, non ancora emersi nella velocissima prima parte del Giro. «Finalmente sto quasi entrando nella forma migliore, sono felice di questa prestazione e dell’eccellente lavoro di squadra in casa Eurobike. Oggi prima gara sul fango, ma un po’ strano, c’è un sole che spacca le pietre e contemporaneamente un terreno che sembra narrare di una pioggia incessante è il commento felice di Loconsolo – Percorso bello, tecnico, mi sono divertito alla grande». Palpabile l’emozione anche del suo compagno in neroverde Vittorio Carrer, che così gli fa eco: «Ciascuno ha il suo stile, io ho preferito avere più tratti a piedi, dove riuscivo a progredire meglio, mentre Ettore riusciva a spingere la bici nei tratti morbidi. Benissimo così, siamo sulla squadra giusta». Soddisfazione è stata espressa anche da Solenne, che è sempre più saldamente maglia rosa quando mancano solo due tappe al termine della rassegna.
JUNIORES UOMINI (17-18 anni) – Il poker è servito per Davide Toneatti, l’unico tra gli agonisti ad aver centrato 4 successi di fila al Giro d’Italia Ciclocross. Il friulano della DP 66 questa volta non ha dominato la gara sin da subito, anche perché sue spalle il duo della Merida Italia Team formato da Luca Pescarmona (poi 2°) e Samuele Leone (3°) gli ha dato filo da torcere su ogni curva. Ed è proprio in una delle ultime curve fangose che il pupillo di Daniele Pontoni ha sferrato l’attacco decisivo che gli ha permesso di gioire sul traguardo. Elevatissimo il livello tecnico in una categoria che promette fuoco e fiamme per il futuro.
DONNE OPEN – Torna a gioire Sara Casasola (DP 66, nella foto al traguardo) che si dimostra la più pronta ad affrontare il duro fango di Ferentino, pedalando con una grinta e un colpo di pedale che quasi non lasciavano tradire le difficoltà del tracciato. Sempre più solida la sua maglia rosa, mentre brilla ancor più il bianco della leader delle giovani Gaia Realini (Vallerbike), un colore che è riuscito a frsi notare, retorica a parte, anche nel fango. La giovanissima abruzzese (non ha ancora 17 anni) ha staccato la vincitrice uscente del Girio d’Italia Ciclocross Alessia Bulleri (Merida Italia Team) dimostrando che ha tanta grinta da vendere.
UOMINI OPEN – Monologo Cominelli nella gara regina di giornata. Il bresciano della Cycling Cafè per i primi due giri ha tastato il polso della maglia rosa (e bianca) Antonio Folcarelli (Race Mountain Folcarelli) e del neo under 23 (classe 2000, 19 anni ancora da compiere) Filippo Fontana (SD DP 66 Rigoni SMP) per poi aprire il gas e involarsi nella seconda vittoria stagionale al Giro d’Italia Ciclocross. Dopo il traguardo ha dichiarato: «Una bella vittoria oggi, il percorso era identico allo scorso anno ma le condizioni erano molto molto dure, un fango appiccicoso, lento. Mi sono trovato a mio agio. Ciò mi ha permesso di fare la differenza da subito e man mano ho visto che il vantaggio aumentava, cercando di spingere per cercare una conduzione migliore. Seconda gara al Giro, seconda vittoria su due percorsi completamente diversi, ma tutti impegnativi. Sono contento, vincere al Giro d’Italia Ciclocross fa sempre piacere, è affascinante e sta crescendo tantissimo. Esattamente come la mia condizione quest’anno». Intensa alle sue spalle la sfida tr Folcarelli e Fontana (alla prima apparizione stagionale). Il laziale l’ha spuntata solo all’ultimo giro, mettendo sempre più in cassaforte la rosa. Queste le sue parole dopo l’arrivo: «Oggi è stata una gara durissima, con questo fango, presente da inizio settimana, era davvero tosta, poi faceva anche molto caldo. È stata una bellissima sfida con Filippo Fontana e speriamo di continuare così. Il primo approccio col fango, dopo una stagione secca e veloce, è stato difficile, specialmente per individuare la traiettoria giusta dove mettere le ruote. Ma ci siamo divertiti».
GARA MASTER – Gara tutta di conferme, anche con un percorso estremamente diverso dai precedenti: è il caso di dire che anche nel Giro d’Italia Ciclocross vale la proprietà commutativa. Lo sanno bene le maglie rosa, tutte vincenti oggi: Giovanni Gatti (Fascia 1 – team Castello Bike Race Mountain), Massimo Folcarelli (2^ fascia, Race Mountain Folcarelli) ed Elis Simeoni (Sacilese Euro 90), protagonisti non di una, ma di ben due gare visto l’Sul podio anche Maurizio Luigi Carrer (team Eurobike) e Gianni Panzarini (Drake Team Cistena) per la fascia 2, Sabrina Di Lorenzo (ASD Di Lorenzo) e Sara Battenti (Pol. Uni. Foro Italico) tra le ragazze e Leonardo Caracciolo (Centro Bici Team Terni) e Alessio Porcari (Ciclotech) tra i master di fascia 1.
Il Giro d’Italia continua la sua discesa verso Sud: dall’estremità delle Alpi Carniche, passando per la Ciociaria fino a giungere, tra tre settimane, nel cuore del Salento (Gallipoli, Lecce).