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Serracchiani in Parlamento: «Sul ripristino della SS 52bis si deve coinvolgere il territorio»

“Sul ripristino della Strada Statale 52 bis Carnica il territorio deve essere assolutamente coinvolto, non sempre è accaduto e vorrei che questo messaggio fosse trasmesso anche al Governo e alla Regione Friuli Venezia Giulia. La sollecitazione di questa interpellanza mi è giunta dal proprio dal territorio”.
Lo ha detto la deputata Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Partito Democratico, replicando oggi in Aula alla sottosegretaria di Stato al ministero dell’Interno Wanda Ferro, la quale ha risposto all’interpellanza urgente a sua prima firma e sottoscritta anche dal collega dem Andrea Casu, sul ripristino della strada che porta a Passo Monte Croce Carnico.
Dichiarando la sua “soddisfazione condizionata, posto che ancora nulla di concreto mi è stato riferito dalla sottosegretaria”, Serracchiani ha chiesto che “si intervenga immediatamente”. “Tra le varie ipotesi – ha spiegato – c’è quella di un ripristino immediato per quanto precario e provvisorio che garantisca di poter di nuovo avere questo collegamento transfrontaliero prima possibile. È chiaro che poi devono essere fatti quegli interventi strutturali, originariamente previsti e non effettuati, nella consapevolezza che il Land Carinzia i suoi di compiti li ha già svolti. L’ipotesi di costruire un tunnel – ha detto la parlamentare – pare essere stata scartata per via dei tempi e dei costi. La scelta sarà probabilmente quella di un percorso alternativo”.
L’esponente dem ha aggiunto che “quel territorio è particolarmente caro e anche importante per tutto il nostro Paese, perché quello è uno dei luoghi della Grande Guerra, dove tanti italiani hanno perso la vita, il luogo dove è forte la storia delle nostre portatrici carniche. Ma – ha precisato – è anche un passaggio transfrontaliero importantissimo per l’economia del Friuli Venezia Giulia, dell’intero Nordest e del Paese tutto, per il nostro turismo e per le merci”.
Serracchiani ha infine chiesto “su questa infrastruttura ci sia la massima attenzione da parte del Governo”, assicurando che “noi monitoreremo costantemente questa attenzione”. Posto che il Ministero delle Infrastrutture è anche ente vigilante di ANAS, la già presidente della Regione ha auspicato che “questo serva a sollecitare un’iniziativa da parte di ANAS in tempi celeri e che, finalmente, si sblocchi una situazione che per troppo tempo è stata tenuta chiusa in un cassetto”.