Serracchiani: “Sui profughi contenta del cambio di passo al Viminale”
Sul tema dei profughi “sono molto contenta del cambio di passo che ha impresso il ministro Minniti al Viminale anche prendendo con coraggio alcune decisioni”.
E’ quanto ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, in un’intervista all’emittente televisiva Telefriuli.
“Bene che ci siano i trattati bilaterali – ha sostenuto Serracchiani -, bene che siamo il primo Paese ad aprire la propria ambasciata a Tripoli, bene la visita in Tunisia e bene che cominciamo a ragionare delle espulsioni immediate delle persone che delinquono e delle persone che non hanno alcun diritto in quanto irregolari di stare nel nostro Paese per richiedere asilo”.
Riferendosi ai piccoli centri per il rimpatrio degli irregolari prospettati dal ministro dell’Interno, il fatto “che queste persone possano lasciare il nostro territorio in quanto non rispettano le nostre regole credo – ha detto Serracchiani – che non sia né una cosa di destra né di sinistra ma semplicemente una cosa di buon senso”. Sul perché questa nuova strategia politica sui migranti non sia stata adottata da subito, Serracchiani ha spiegato che si è “dovuto all’inizio sopperire a un’assenza dell’Europa per salvare vite umane ed è una cosa alla quale non potevamo e non dovevamo dire di no”. La presidente del Friuli Venezia Giulia ha ribadito che “fintanto che c’è una vita umana da salvare, noi lo facciamo”.
Serracchiani ha sottolineato la priorità del tema sicurezza, sia sotto il profilo sanitario sia sotto quello dell’ordine pubblico. “Abbiamo aumentato i presidi nei luoghi dove ci sono assembramenti, come la Cavarzerani e altri luoghi – ha ricordato la presidente -, però abbiamo bisogno di più uomini, cosa che abbiamo chiesto al ministro Minniti e anche al prefetto Gabrielli, e abbiamo la necessità di garantire la sicurezza urbana in un territorio che bisogna continuare a presidiare dalla montagna al mare passando per i grandi centri”.
Proprio a proposito del dislocamento delle forze dell’ordine, nei colloqui con gli interlocutori nazionali la presidente del Friuli Venezia Giulia ha evidenziato che “se continuiamo a tagliare ai “confini dell’impero”, questi presidi rischiamo di perderli e questo non ci fa bene”