I servizi territoriali dell’AAS Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli accreditati “Canada”
I servizi territoriali dell’AAS3 sono stati accreditati da parte della prestigiosa istituzione Accreditation Canada. AAS3, unica Azienda in Regione ad essere attualmente in possesso di tale certificazione, è stata “promossa”dopo una visita accurata della Commissione Canadese, durata una settimana, che ha visto esaminati i Distretti.
Che cos’ è:
l’accreditamento è un processo che usa strumenti e misurazioni per aiutare le organizzazioni a identificare le aree di miglioramento e a pianificare come realizzare questi miglioramenti.
L’ AAS3 è stata sottoposta ogni anno all’ accreditamento istituzionale, ovvero quello obbligatorio verificato dalla Regione FVG, indispensabile per poter erogare servizi alla popolazione.
Ogni Azienda che lo ritenga opportuno può altresì sottoporsi volontariamente a sistemi di accreditamento ulteriori, denominati accreditamenti volontari all’eccellenza.
I sistemi internazionali più attendibili e quotati sono i sistemi ISO 9000, l’accreditamento secondo Joint Commission International, l’accreditamento secondo gli standard AC.
Nello specifico l’Accreditation Canada (AC) è leader nel miglioramento della qualità nei servizi sanitari; creato nel 1958 con il nome di “Canadian Council on Hospital Accreditation”, è stato poi modificato nel 1995 in “Canadian Council on Health Services Accreditation” e “Accreditation Canada” nel 2009. Si tratta di un’organizzazione non-governativa, senza scopo di lucro, fondata dalle organizzazioni che ne fanno parte (1.063 organizzazioni alle quali nel 2009, facevano capo oltre 5.700 centri di servizi sparsi nei 5 continenti).
L’AC è uno dei modi più efficaci che le organizzazioni sanitarie hanno a disposizione per valutare e migliorare la qualità dei loro servizi e per dimostrare che soddisfano o superano gli standard internazionali di eccellenza.
Oltre alla valutazione degli esaminatori è richiesta una partecipazione attiva degli operatori nel processo di verifica.
Perché accreditarsi:
l’AAS3 ha deciso nel 2015 di sottoporsi a quest’ ultimo accreditamento all’ eccellenza per quanto attiene ai servizi territoriali, Distretti, Dipartimento di Salute Mentale, Dipartimento di Prevenzione – Settore Veterinario, Area Dipartimentale per le Dipendenze.
Il momento organizzativo, data la fusione delle due Aziende precedenti, era dei più complessi, ma la Direzione ha deciso se dobbiamo creare qualcosa di nuovo, creiamolo nel migliore dei modi, quindi secondo standard considerati ottimali a livello internazionale.
Accreditation Canada, in particolare, è lo standard più valido per esaminare la qualità dell’ organizzazione sanitaria extraospedaliera, lo strumento migliore per progettare e realizzare servizi di qualità per i cittadini sul territorio.
Sottoporsi al processo di accreditamento significa essere presi in esame per quanto riguarda le metodologie e le modalità lavorative aziendali, vengono valutati diversi fattori per ottenere l’idoneità, in particolare la sicurezza di assistiti e pazienti, il miglioramento della qualità, la quantificazione della performance, la prevenzione dei rischi e la governance.
L’Accreditation Canada promuove il lavoro di squadra, riconosce la qualità e offre attività di reporting e procedure affidabili per il miglioramento della qualità stessa e – alle Aziende che risultano idonee dopo la visita condotta mediante la metodologia dei Tracer – vengono certificati standard di eccellenza, forniti strumenti per l’autovalutazione, vengono raccolti gli indicatori, sono identificate aree di miglioramento e vengono sviluppati piani di azione.
Per un’azienda l’accreditamento fa la differenza poiché si agisce sul miglioramento della comunicazione e della collaborazione creando dei team più forti. Cresce anche la credibilità e l’affidabilità agli occhi degli utenti e si promuove un miglioramento continuo della qualità.
Il team di valutazione punta molto sull’umanizzazione del servizio, sul fatto che l’operatore si tenga informato circa le attività relative all’accreditamento e le verifichi quotidianamente nell’ambiente in cui lavora. Risulta fondamentale anche un’autocritica rispetto al proprio operato nei confronti della sicurezza del paziente e della qualità.
La sintesi della Valutazione ottenuta da AAS3:
“Il team di valutatori ha espresso le seguenti osservazioni generali sui punti di forza, le opportunità di miglioramento e le sfide da affrontare da parte dell’organizzazione. L’AAS3 Alto Friuli, Collinare, Medio Friuli è una nuova organizzazione composta dalla AAS3 e da una parte della AAS3. L’azienda eroga prestazioni ad una popolazione di circa 170.000 abitanti dislocati su un vasto territorio in parte montagnoso e in parte pianeggiante che si estende su una superficie di 3.000 km2. La densità varia da meno di 22 abitanti per km2 a oltre 134 abitanti per km2 . La popolazione anziana risiede principalmente nella zona settentrionale. Si tratta di una fetta di popolazione a rischio di isolamento in seguito al fenomeno migratorio verso le città motivato dalla ricerca di un lavoro. L’Azienda ha molta visibilità sul territorio e gli assistiti ne riconoscono la qualità delle prestazioni. Portatori di interessi, associazioni, assistiti e nuclei familiari ritengono che la trasformazione delle prestazioni erogate dall’Azienda sia per il bene della popolazione assistita.
Ciò nonostante, gli abitanti della zona sono molto legati alle strutture sanitarie del territorio e la trasformazione in corso risulta, per alcuni, difficile da accettare. Tutta la popolazione di riferimento e i portatori di interesse riconoscono, comunque, la trasparenza dell’organizzazione in questa fase.
La sfida principale è l’ integrazione delle due AAS. Gli operatori nutrono preoccupazioni circa il loro posto di lavoro e vi è una certa resistenza al cambiamento. Nonostante il clima di incertezza, l’organizzazione è da elogiare per il raggiungimento degli obiettivi regionali e per il ruolo centrale del paziente in tutto il suo operato.
Altre sfide con cui l’organizzazione si sta confrontando riguardano la creazione di un ospedale nell’ambito dell’azienda. Tale obiettivo è in corso di realizzazi0ne graduale, senza grandi resistenze. Tuttavia, un’altra difficoltà è quella di integrare i sistemi di definizione del budget in un contesto di integrazione solo parziale del budget della AAS4.Il team di leadership si compone di personalità forti e di un leader visionario che ha l’autorità per poter guidare la sua squadra. I direttori lo accompagnano di buon grado lungo il percorso di cambiamento.
L’erogazione delle prestazioni è organizzata in modo da garantire il facile accesso alle cure agli abitanti del vasto bacino d’utenza. I servizi di assistenza primaria sono stati fisicamente trasferiti in prossimità degli studi associati di medicina generale consentendo una collaborazione più stretta e la continuità assistenziale. Le prestazioni specialistiche, i servizi diagnostici e di laboratorio analisi sono accessibili alla popolazione e la loro rapida accessibilità rapido riduce gli accessi ai pronto soccorso e l’ospedalizzazione. Inoltre, l’assistenza è organizzata nell’ambito di percorsi di cura per patologie differenziate. Tali percorsi comprendono le prestazioni pre-ricovero e proseguono con i punti di assistenza sul territorio.
Si incoraggia la prosecuzione delle iniziative volte all’introduzione della documentazione clinica informatizzata poiché il sistema con la cartella in parte elettronica ed in parte cartacea rallenta il processo.
Gli obiettivi futuri dell’organizzazione riguardano lo sviluppo di prestazioni per pazienti cronici e acuti sul territorio, lo sviluppo di centri dove siano disponibili assistenza primaria e servizi di medicina generale e, infine, l’armonizzazione dei processi di entrambe le nuove entità.
Si esprime un encomio all’organizzazione per la mobilitazione degli operatori e si esorta a proseguire nell’intento di migliorare il clima lavorativo. Una volta finalizzate politiche e procedure, Pratiche Organizzative Obbligatorie e la loro integrazione da parte degli operatori, si incoraggia l’organizzazione, a proseguire la valutazione delle iniziative di qualità e le azioni di miglioramento scaturite dai risultati. Si incoraggia inoltre l’organizzazione a continuare a prendere l’iniziativa di confronto internazionale delle proprie best practice e linee guida (benchmarking).”
Complimenti all’AAS3 per l’ottimo risultato raggiunto. L’accreditamento della Joint Commission è un traguardo importante per la sanità del Medio e Alto Friuli. Significa che la salute dei cittadini non è a rischio, come molti vanno blaterando in questi anni. Cosa diranno adesso i soliti leghisti (e leghiste) alla ricerca di visibilità, i pentastellati incazzati, i sindaci e i consiglieri comunali destrorsi, pescatori di voti a strascico, i comitati del “NO – Sempre e comunque”? Che i valutatori sono stati pagati dalla Serracchiani? Che l’accreditamento è solo fumo negli occhi? Che i “veri” dati sulla sanità in Friuli li conoscono solo loro? Forse, però, non diranno proprio nulla e faranno finta che la notizia non sia nemmeno uscita. Ci siamo ormai abituati.