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Siccità in Friuli, la Regione decreta lo stato di emergenza idrica

La Regione, a causa della siccità perdurante, interviene per garantire l’approvvigionamento idrico necessario all’irrigazione delle coltivazioni e riduce la portata del Tagliamento. Sulla base dei dati forniti dalle direzioni regionali Ambiente, Agricoltura e Pesca, che hanno evidenziato una forte riduzione del flusso del Tagliamento, la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha emanato un decreto che sancisce lo stato di sofferenza idrica e autorizza alla riduzione del Deflusso minimo vitale (Dmv) del fiume per quindici giorni in base a quanto previsto dalle norme di attuazione del progetto di Piano regionale di tutela delle acque.

Come ha evidenziato la direzione centrale Ambiente, le scarse precipitazioni degli ultimi otto mesi hanno causato un deficit idrico generalizzato che si riflette sulle acque superficiali e sotterranee del Friuli Venezia Giulia. A maggio e giugno la pioggia è stata decisamente scarsa, con valori ben al di sotto della media del periodo. Nel bacino montano del Tagliamento le precipitazioni sono state il 54 percento del valore medio mensile, mentre in pianura sono oscillate tra il 65 percento e il 72 percento. Anche il mese di giugno, seppur non ancora concluso, si preannuncia decisamente arido, in particolare nella fascia montana, dove ha piovuto tra il 25 e il 36 percento dell’usuale. Una situazione che sul Tagliamento ha portato particolari difficoltà in corrispondenza della sezione di Ospedaletto, dove è ubicata la derivazione del Consorzio di bonifica Pianura friulana. La portata naturale del fiume (il 19 giugno pari a 25,65 metri cubi al secondo) non è sufficiente, infatti, a garantire contemporaneamente il Dmv e l’approvvigionamento del Consorzio (sarebbero necessari 32,02 metri cubi al secondo, ndr), il quale fornisce l’acqua alla media Pianura friulana, assicurando l’irrigazione di circa 26.000 ettari di coltivazioni.

Al momento il Consorzio preleva 18,25 metri cubi d’acqua al secondo, ovvero il 76 percento di quanto previsto dal disciplinare di concessione per il periodo dal 1 giugno al 1 settembre, ma la scarsità di precipitazioni e l’esiguo contributo dello scioglimento delle nevi causeranno un ulteriore diminuzione della portata del Tagliamento, stimata intorno a 0,5-0,8 metri cubi al secondo per giorno. La Regione ha quindi deciso di dimezzare la portata del Dmv del Tagliamento dall’impianto di Ospedaletto, pari a 8 metri cubi al secondo, portandola per quindici giorni a 4, così da assicurare l’irrigazione dei campi. La mancanza d’acqua avrebbe infatti pesanti ricadute per le coltivazioni con conseguenze economiche sull’intero comparto agricolo del Friuli Venezia Giulia. Il provvedimento potrà essere modificato o sospeso nel caso di precipitazioni che rendessero accettabile la portata del fiume