Valanga a Sella Nevea, sono carnici i due feriti – LE FOTO DEI SOCCORSI
Questa mattina attorno alle 11.30 si è staccata una valanga nel Gruppo del Monte Canin, tra il Monte Golovec e Sella Prevala, ad una quota di 2200 metri circa, nel tratto in traverso che collega il cosiddetto “sperone del Medon” alla sella stessa. Il distacco è avvenuto durante il passaggio di alcuni sci alpinisti, un gruppo di persone che salivano dall’itinerario del Monte Poviz, diretti verso Sella Prevala. Il gruppo era formato da sette persone, di sesso maschile, tutti provenienti dal tolmezzino e dalla Carnia.
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Il distacco della valanga è avvenuto attorno alle 11.30, mentre due elementi del gruppo si trovavano qualche decina di metri più avanti rispetto agli altri. Il fronte che si è staccato è di circa duecento metri con una massa nevosa importante grazie ai 40-50 centimetri di nuovo apporto e fino ai due metri e mezzo di accumulo nello scivolamento della valanga finale. La valanga era del tipo a lastroni. I due scialpinisti, uno residente a Tolmezzo, Cristian Chiavedale e l’altro ad Ovaro, Michele Fedele, sono stati travolti e trascinati in basso. I compagni di escursione hanno messo subito in atto le manovre di autosoccorso grazie all’impiego degli apparecchi da ricerca di sepolti in valanga (ARTVA) e hanno estratto con l’aiuto delle pale uno dei due, Chiavedale, che era rimasto solo parzialmente sepolto e che si è procurato una ferita ad una gamba. Il secondo è stato individuato più tardi, più in basso, sotto circa due metri e venti di neve e in parte è stato dissepolto dagli stessi compagni.
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Le squadre di soccorso, composte da polizia, Guardia di finanza di Sella Nevea con operatore cinofilo, squadre del CNSAS – FVG di Cave del Predil e di Moggio Udinese, in tutto tredici uomini, sono arrivati sul posto attorno alle 13 grazie agli impianti di risalita fino a Sella Prevala e poi con gli sci ai piedi traversando sotto il Golovec. Poco dopo è arrivato anche il medico rianimatore assieme con l’elicottero della Protezione Civile che si è alzato in volo da Tolmezzo.
Il secondo sci alpinista, Fedele, è stato liberato dalla neve e portato a bordo del velivolo in stato di incoscienza e in grave ipotermia verso l’ospedale di Udine dove si attende una prognosi dai medici rianimatori del PS.
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IL BOLLETTINO
Era stato aggravato a “marcato” (grado 3 su una scala di 5) proprio sul monte Canin il pericolo di distacco di valanghe, nell’ultimo Bollettino rilasciato dalla Protezione civile e dal Corpo forestale regionale del Friuli Venezia Giulia. Nuove nevicate si sono verificate dal pomeriggio-sera sopra i 700-900 metri, con 5-15 centimetri di neve nuova, venti da Sud che in giornata gireranno da Nordest. Nell’area del Canin, sopra i 1.800 metri, soprattutto a Nord, è stato previsto “possibile il distacco provocato di lastroni soffici localmente anche con debole sovraccarico”, anche di medie dimensioni.