Un escursionista di Campoformido del ’57, iniziali E. P., è stato soccorso dall’elisoccorso della centrale operativa di Udine dopo una pericolosa caduta lungo il sentiero di discesa dalla cima del Monte Scinauz, nelle Alpi Carniche Orientali ma nel territorio della Foresta di Tarvisio.
L’incidente è avvenuto intorno alle 14.30 ad una quota di 1600 metri in un tratto molto impervio lungo il quale l’uomo è caduto dal bordo del sentiero per circa sette metri tra sassi instabili, spuntoni di roccia e mughi. L’escursionista faceva parte di una comitiva di circa dieci persone, che hanno allertato i soccorsi fornendo al Soccorso Alpino la posizione esatta dell’incidente alla centrale di Torino con l’applicazione Georesq di uno di loro e successivamente con SMS Locator, apparati di geolocalizzazione ad uso esclusivo del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico.
Il tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino si è calato con una verricellata di trenta metri sul posto, un luogo molto delicato, e poi assieme al medico, calato con una seconda verricellata, hanno stabilizzato l’uomo nella barella per poi effettuare l’operazione inversa a bordo del velivolo. L’uomo era in stato di shock e con un trauma toracico, senza apparenti gravi fratture ed è stato portato all’ospedale di Udine per i controlli del caso. Pronti ad intervenire dal basso, anche perché in un primo tempo l’elicottero era già impegnato in altro intervento, due squadre di tecnici delle stazioni di Cave del Predil e Moggio del Soccorso Alpino assieme alla Guardia di Finanza di Sella Nevea, in tutto una decina di uomini, che si sono recati nella frazione di San Leopoldo, poco dopo Pontebba, pronti a risalire a piedi i versanti settentrionali dello Scinauz finché l’elicottero si è liberato.
In un primo tempo era stato allertato anche l’elicottero della Protezione Civile, che poi non si è reso necessario. Gli altri escursionisti sono rientrati autonomamente.
(foto d’archivio)