Spaccio droga a Tolmezzo, i Carabinieri arrestano tre minorenni
I Carabinieri del Comando Compagnia di Tolmezzo hanno portato a termine un’attività investigativa finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.
L’operazione, denominata “New Apache”, ha avuto quale scenario la stazione delle corriere di quel centro, le vie limitrofe agli istituti scolastici superiori ed il parco di via John Lennon, punto di collegamento fra i due siti.
Dopo mesi di serrate indagini, gli inquirenti hanno ricostruito la dinamica dello spaccio. Lo stupefacente, prevalentemente “hashish” e “marijuana”, veniva acquistato in Udine da giovani maggiorenni, anche stranieri. La droga veniva quindi ceduta a minorenni dimoranti in Carnia che provvedevano allo spaccio nelle suddette zone del centro tolmezzino, vendendolo prevalentemente a studenti, che ne acquistavano piccole per uso personale.
Dal mese di marzo ad oggi i militari della Compagnia hanno eseguito molteplici operazioni collegate fra loro che, terminate con perquisizione personali e domiciliari, permettevano di sequestrare nel totale 174 gr. di hashish, 150 gr. di marijuana, una decina di pastiglie di psicofarmaci, alcuni bilancini di precisione, materiale per il confezionamento ed oltre 600 euro, ritenuti proventi dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Tali interventi hanno portato gli inquirenti all’ultima fase dell’operazione, conclusasi all’alba del 1° giugno scorso, con l’impiego di 50 carabinieri e di unità cinofile dell’Arma e che, a seguito di simultanee perquisizioni domiciliari, hanno portato al sequestro di piccole quantità di stupefacente, tipo “hashish”, oltre che di materiale informatico e di telefonia cellulare.
Ciò ha consentito l’arresto di tre minori, già affidati alle comunità, ed il deferimento di un altro minore e tre maggiorenni.
Le indagini, dirette e coordinate in sinergia dalle Procure della Repubblica di Udine e dei Minori di Trieste hanno quindi permesso di delineare un preciso quadro accusatorio che ha conclusivamente portato all’arresto di quattro giovani (di cui tre minori) ed al deferimento di 19 giovani (di cui sei minori), tutti originari della provincia udinese.
Possiamo fare tutti i progetti che vogliamo: abbellimento della stazione delle corriere, giornata di break dance all’esterno delle scuole, ma se non troviamo tempo per parlare con i ragazzi e sentire realmente quali sono le loro esigenze e i loro sogni sprechiamo tempo e denaro prezioso. Poi, lasciatemelo dire, è ora di trovare un nuovo modo, non punitivo, per risolvere il problema delle droghe leggere tra i ragazzi. La repressione non ha dato risultati.
Partiamo dal fatto che non fa male come le altre droghe è molto piu simile all’alcol o la sigaretta di quanto si possa immaginare. Il problema non è la sostanza ma il mezzo per ottenerla. La chiave è dunque legalizzarla, se la vanno a comprare in un tabacchino non vanno a cercare i spacciatori che in molti casi gli indirizzano verso cose piu pesanti. La canna è una moda, un gesto sociale, e raramente viene abusata. Cerco di dar chiarezza al mio punto di vista: la canna, come la birra, la sigaretta è un costume sociale ben radicato nella cultura delle persone, cercare di debellarlo con violenza è come cercare di debellare una religione,ci sara sempre qualcuno che prega e ci sara sempre qualcuno che fuma. Dunque come per ogni cosa immutabile la soluzione non puo che essere accettarlo e controllarlo. Nel momento in cui la cessione diventa legale cade il bisogno di mettersi nei guai facendo evitare il contatto a molte persone alla criminalita. Dovremmo semplicemente prendere d’esempio il Colorado e l’Olanda.