Statuto delle Uti, prosegue il percorso ad ostacoli
di DAVID ZANIRATO
Mentre in Carnia si è quasi ultimato il “giro” – rimane aperto il capitolo Paularo, dove dopo la prima seduta in cui lo Statuto era stato bocciato, alla seconda convocazione tenutasi ieri sera, lunedì 12 ottobre, la maggioranza si è ricompattata (due dei consiglieri che si erano astenuti hanno votato stavolta a favore), trovando però l’ennesimo ostacolo dell’assenza imprevista di altri due componenti che obbligherà quindi ad una terza convocazione, probabilmente lunedì 19 ottobre – come sta proseguendo il percorso di approvazione degli Statuti delle Uti negli altri ambiti?
Abbiamo preparato un riepilogo che terremo aggiornato col passare dei giorni.
UTI DEL CANAL DEL FERRO-VAL CANALE
Per quanto riguarda la futura Unione Canal del Ferro-Val Canale, dopo che ad agosto la Conferenza dei Sindaci non ha approvato la proposta di atto costitutivo e di Statuto dell’Uti (Tarvisio,Dogna, Chiusaforte, Moggio Udinese e Resia sono tra i ricorrenti al Tar; favorevoli Resiutta e Pontebba, assente Malborghetto), la Giunta Regionale l’11 settembre scorso ha nominato commissario ad acta con poteri sostitutivi il Dott. Carmine Cipriano, il quale ha avuto il comito di sostituirsi ai comuni per far proseguire l’iter. Ora questo testo, dovrà transitare per i vari consigli comunali. Questo il quadro della situazione:
TARVISIO: il consiglio si è riunito il 29 settembre scorso, 15 i presenti, 12 i contrari (il Sindaco Renato Carlantoni, la sua maggioranza e parte della minoranza) 3 i favorevoli. Statuto bocciato.
MALBORGHETTO: il consiglio comunale convocato il 13 ottobre alle ore 20 ha approvato a maggioranza lo Statuto, astenuta l’opposizione.
RESIA: il consiglio comunale si è riunito il 2 ottobre scorso e in maniera unanime (12 voti) ha bocciato lo Statuto.
RESIUTTA: il consiglio comunale riunitosi lunedì 12 ottobre ha approvato con la maggioranza dei 2/3 lo Statuto, 2 i contrari della minoranza.
MOGGIO: il consiglio comunale si è riunito il 26 settembre scorso, 8 i contrari, 3 astenuti e 1 favorevole. Statuto bocciato.
DOGNA: il consiglio comunale ha bocciato all’unanimità lo Statuto.
CHIUSAFORTE: il consiglio comunale convocato il 14 ottobre ha bocciato lo Statuto con un voto contrario unanime salvo 1 astenuto nelle file della minoranza
PONTEBBA: il consiglio comunale convocato il 15 ottobre ha approvato lo Statuto con 8 voti a favore e 4 contrari, ma a causa dell’assenza per motivi di lavoro di un consigliere di maggioranza non si è raggiunto il quorum dei 2/3 e si dovrà ripetere la votazione nel giro di una settimana
UTI ALTO FRIULI
Anche l’Uti Alto Friuli, formata dai comuni del Gemonese aveva visto stoppato il proprio percorso verso lo Statuto in Conferenza dei Sindaci, a seguito dell’assenza dei comuni di Gemona del Friuli e Montenars (ricorrenti al Tar) che hanno quindi reso inutile, per una questione di peso di abitanti, il voto favorevole di Artegna, Trasaghis, Bordano e Venzone. La Giunta regionale ha quindi nominato la dott.ssa Angelica Anna Rocco quale Commissario ad acta con poteri sostitutivi per la predisposizione definitiva del testo di Statuto. Ora ha preso avvio quindi il passaggio tra i Consigli comunali.
VENZONE: il consiglio comunale convocato martedì 13 ottobre ha approvato all’unanimità lo Statuto
GEMONA: il consiglio comunale convocato giovedì 15 ha bocciato all’unanimità lo Statuto
BORDANO: il consiglio comunale convocato mercoledì 21 ottobre ha bocciato in maniera unanime lo Statuto, la minoranza ha disertato la votazione.
TRASAGHIS: il consiglio comunale si è riunito il 5 ottobre, Statuto approvato dai 9 di maggioranza, uscita l’opposizione
ARTEGNA: il consiglio comunale convocato giovedì 15 ottobre ha approvato a maggioranza lo Statuto con 9 voti a favore e 4 contrari
MONTENARS: il consiglio comunale convocato lunedì 19 ottobre ha bocciato lo Statuto, 4 gli astenuti della minoranza
UTI FRIULI COLLINARE
Rispetto a tutte le altre Uti, per il Friuli Collinare la legge regionale ha previsto un iter particolare che non ha richiesto la scrittura di un testo ex novo ma la modifica all’attuale Statuto del Consorzio Comunità Collinare. Pure in questo ambito però, dopo la predisposizione del documento, è previsto il passaggio nei singoli consigli comunali.
SAN DANIELE: il consiglio comunale convocato martedì ha bocciato lo Statuto con 10 voti contrari e 7 favorevoli.
FORGARIA: il consiglio comunale si è riunito sabato 10 ottobre ed è arrivata la bocciatura. Il comune è tra i ricorrenti al Tar.
BUJA: il consiglio comunale si è riunito il 3 ottobre, 10 i voti contrari, 3 i favorevoli, 1 astenuto, 3 assenti. Statuto bocciato.
MAJANO: il consiglio comunale convocato il 12 ottobre ha approvato a maggioranza lo statuto con 10 favorevoli, 1 astenuto e 6 contrari
COLLOREDO DI M.A: rinviata a sorpresa la discussione su accordo tra maggioranza e minoranza, in attesa di elaborare eventuali emendamenti
OSOPPO: il consiglio comunale convocato il 16 ottobre ha bocciato all’unanimità lo Statuto.
RAGOGNA: il consiglio comunale convocato martedì 12 ottobre ha bocciato lo statuto con 11 voti contrari e 6 favorevoli.
FAGAGNA: il consiglio comunale convocato lunedì 12 ottobre ha approvato a maggioranza lo Statuto, contraria l’opposizione
COSEANO: il convocazione consiglio ha approvato lo Statuto
DIGNANO: il consiglio convocato giovedì 15 ottobre ha bocciato lo Statuto
SAN VITO DI F.: il consiglio comunale il 14 ottobre ha bocciato lo Statuto con 9 voti contrari della maggioranza, 4 i favorevoli della minoranza.
TREPPO GRANDE: il consiglio comunale si è tenuto l’8 ottobre, lo Statuto è stato approvato con la maggioranza dei 2/3.
MORUZZO: il consiglio comunale convocato il 13 ottobre ha approvato a maggioranza lo Statuto
RIVE D’ARCANO: il consiglio comunale convocato il 14 ottobre ha approvato a maggioranza lo Statuto, 3 i contrari di minoranza
FLAIBANO: il consiglio comunale convocato il 12 ottobre ha approvato lo Statuto con 12 favorevoli e 1 astenuto
I VICOLI
Ricordiamo che l’art. 12 comma 3 della L.R. n. 1/2006 prevede che gli Statuti sono deliberati dai consigli con il voto favorevole dei due terzi, arrotondati per eccesso, dei componenti assegnati al consiglio e che qualora tale maggioranza non venga raggiunta, la votazione è ripetuta in successive sedute da tenersi entro trenta giorni; in tal caso, gli statuti e le relative modificazioni sono approvati se ottengono per due volte il voto favorevole della maggioranza assoluta dei componenti assegnati, computando a tal fine anche la maggioranza espressa nella prima seduta, altrimenti se bocciati dovranno essere nominati altri commissari ad acta per procedere all’approvazione.
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