Stop allo Scialpinismo in caso di pericolo valanghe, il “caso” Sella Nevea fa discutere
«La soluzione agli incidenti fuori pista non può essere quella di vietare la pratica dello sci alpinismo». A dirlo è il consigliere regionale di Autonomia Responsabile, Roberto Revelant, che interviene nel dibattito nato dopo l’annuncio del sindaco di Chiusaforte Fabrizio Fuccaro di voler vietare lo sci fuori pista in caso di pericolo elevato di slavine a Sella Nevea. «Ho stima nei confronti del primo cittadino e posso capire le sue preoccupazioni – aggiunge Revelant, ricordando come molti incidenti possano avvenire anche con rischio valanghe più contenuto – però bisogna comprendere le esigenze degli appassionati dello sci alpinismo, pratica che negli ultimi anni sta vivendo un vero e proprio boom. Credo che istituire un nuovo divieto sia inutile e addirittura controproducente, perché potrebbe produrre l’effetto contrario aumentandone invece la portata, e di fatto sarebbe incontrollabile, salvo una presenza massiccia di risorse umane per vigilare. Invece, sono convinto che le istituzioni possano fare la loro parte – evidenzia il consigliere di Ar – sensibilizzando gli appassionati verso un percorso formativo attraverso l’elevata professionalità delle guide alpine e verso un utilizzo consapevole dei dispositivi di sicurezza e di pronto intervento, oltre a individuare anche alcuni tracciati in sicurezza».
Revelant è certo che il compito delle istituzioni non sia quello di vietare, ma di trovare soluzioni per dare la possibilità a tutti di dare sfogo alle proprie passioni. «Ho accolto con soddisfazione l’approvazione di un mio emendamento che va in questa direzione e mi impegnerò affinché questo venga attuato anche per il fuori pista: la nostra montagna è attrattiva anche grazie ai percorsi di sci alpinismo, e in particolare il polo di Sella Nevea, che può avere uno sviluppo importante in questa direzione, diventando un riferimento internazionale. Sta a noi cercare di garantire, per quanto possibile, la massima sicurezza dei tracciati».