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Strada forestale e centrale a biomasse a Gemona, le considerazioni di CAI e Legambiente

Il CAI Sezione di Gemona ed il Circolo di Legambiente della Pedemontana Gemonese hanno appreso con soddisfazione l’idea del Comune di Gemona di realizzare un impianto di riscaldamento per il centro studi mediante biomasse legnose. La possibilità, anzi la necessità, di avviare il progetto, era stata prospettata dalle stesse associazioni, ed avallata dal prof. Rino Gubiani dell’Università di Udine, già nella lettera inviata all’Amministrazione ai primi di settembre e resa  pubblica nel giornale locale “Pense e Maravee”. La nota inviata era nata da una critica ad un progetto di costruzione strade in località Ledis, ritenuto antieconomico ai fini di un recupero soprattutto forestale e zootecnico.  

L’impianto a biomasse potrà essere esteso agli altri edifici pubblici, quali l’ospedale, la piscina ed altre strutture pubbliche e private. Il progetto si inserisce in quelle che sono le attuali direttive nazionali ed europee di un’economia verde, nella lotta ai cambiamenti climatici e  consentirebbe un recupero delle multifunzionalità e dei valori, ora nascosti, dei boschi di tutto il comprensorio del Gemonese, dando un contributo alle economie parallele che potrebbero sorgere. È un progetto ambizioso e complesso, che si articola in varie fasi, a cominciare dall’approvvigionamento a costi contenuti del materiale legnoso. Tenendo conto che sul mercato il prezzo del cippato è molto basso ed i quantitativi richiesti superano le migliaia di metri cubi, diventa necessario reperirli anche dal privato proprietario e non solo dal pubblico. A questi si aggiunge la logistica e la preparazione delle ditte, per evitare ovviamente l’avvento di maestranze non local”.  

“Un progetto condivisibile, che se ben attuato, porta valore al territorio e nuovi posti di lavoro, ma, per la sua ampiezza e complessità, non può essere affrontato con sufficienza e in modo solitario, senza coinvolgere i portatori di interesse locali, associazioni, privati imprenditori e gli altri enti locali -dicono il presidente della Sezione CAI di Gemona Andrea Di Toma e l’omologo del Circolo Legambiente della Pedemontana Gemonese Sandro Di Bernardo -. Nonostante permangano dubbi sul progetto della strada in località Ledis e Val Moede, in quanto le motivazioni alla base dello stesso erano, e sono tutt’ora, ben diverse da quelle annunciate e prive di fondamento, ora valutiamo positivamente l’idea di sfruttamento sostenibile del bosco. Sarà nostra cura seguire le varie fasi per dare, per quanto consentito e possibile, un contributo alla soluzione delle varie difficoltà che sicuramente ci saranno e per verificare che quanto annunciato venga rispettato. L’auspicio – concludono Di Toma e Di Bernardo – è che non accada di trovarsi con una strada forestale ma nessuna centrale a biomasse”.