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Strada forestale in quota, i sindaci D’Andrea e Gonano: «Ora parliamo noi»

Sul tema “caldo” della strada forestale di collegamento tra Val Pesarina e Sappada, proponiamo l’intervento congiunto dei sindaci di Rigolato Fabio D’Andrea e Prato Carnico Erica Gonano.

Abbiamo sempre avuto il massimo rispetto per tutti i soggetti che compongono una società complessa ed eterogenea come la nostra, i quali forniscono un importante contributo alla democrazia che si sostanzia anche e soprattutto nel rispetto del pluralismo di opinioni e di iniziative.

Con questa premessa ci permettiamo di intervenire, per la prima volta direttamente su questo sito, sulla questione che riguarda la realizzazione di una strada forestale multifunzionale (non come qualcuno ad arte definisce camionabile) che permetterà di collegare la Val Pesarina con Sappada, passando per sella Talm, rifugio Chiampizzulon (e comprensorio dei Piani di Vas, dove sono previsti puntuali investimenti di recettività turistica dopo decenni di attesa) e malga Tuglia.

Si tratta di un’opera attesa da molto tempo e che dovrebbe rappresentare un volano per lo sviluppo turistico di quest’area, oltre che la via di accesso alle proprietà pubbliche e privata per l’utilizzazione delle notevoli masse di legname, la maggior parte, purtroppo, colpite dal bostrico, dopo la tempesta Vaia che si è abbattuta su tutta la Carnia 5 anni or sono, oltre che strada di soccorso.

Si tratta di una semplicissima e modesta strada forestale dalla larghezza media di 3 / 3,5 metri che solo in alcuni punti interseca con il sentiero CAI 227.

Tutte le Amministrazioni dei Comuni di Forni Avoltri, Rigolato, Prato Carnico e Ovaro, che si sono succedute dal 2016 (data in cui si è dato avvio all’iter progettuale) ad oggi hanno approvato il progetto, delegando la Comunità di Montagna della Carnia ad attuarlo.

Sono state approvate varianti puntuali agli strumenti urbanistici comunali, con massima trasparenza e pubblicità, senza opposizioni alcune, come pure in questi sette anni, nei nostri Comuni non sono pervenute lamentele, opposizioni scritte, formali e non, e non certo perché non si sapeva come vuol lasciare intendere qualcuno! 

Tutte le direzioni regionali competenti (e sono tante), la Soprintendenza, ed altri organismi preposti alle autorizzazioni, hanno rilasciato pareri favorevoli.

Nemmeno dal CAI sono pervenute osservazioni prima della tempesta mediatica dei contestatori.

Solo dall’agosto dello scorso anno, dopo la creazione del cosiddetto comitato “Salviamo i sentieri 227-228”, ideato e “capitanato” da Barbara Puschiasis e Daniele Puntel, si è acceso un dibattito sull’opportunità di realizzare quest’opera.

Alle richieste di queste persone, gli amministratori ed i tecnici regionali hanno risposto – dopo anche alcuni incontri con i rappresentanti di questo gruppo, e soprattutto dopo una mozione puntuale depositata dal sottoscritto Sindaco di Rigolato durante un’assemblea dei Sindaci della Comunità di Montagna della Carnia, consultabile in ogni momento – accogliendo alcune proposte di correzione del tracciato autorizzato.

In particolare la strada nei pressi di Malga Tuglia è stata deviata in modo da non interferire con l’area dei pascoli, sono state eliminate le due grandi piazzole di deposito, la larghezza è stata stabilita al massimo in 3,5 metri, si è concordato di predisporre un piano di manutenzioni puntuale. Il sentiero 228 non è mai stato interessato all’opera. 

Nonostante la massima apertura, da questo comitato sono giunte, di contro, solamente risposte negative e massima chiusura al dialogo: quello costruttivo, s’intende!

E questo spiace in primis a noi Amministratori locali, che quotidianamente veniamo diffamati, insultati ed offesi, sui social da alcuni componenti di questo gruppo. “Imbecilli”, “bastardi”, “disonesti”, “cretini”, percettori di tangenti ( si parla addirittura di 50.000 euro spartiti fra noi), praticanti del “voto di scambio” sono solo alcune parole con cui veniamo definiti. Alla faccia dell’educazione, del rispetto e della solo acclamata volontà di dialogo! 

Vengono offese, sulla loro pagina facebook quotidianamente le istituzioni, dal Presidende Fedriga al Vice Presidente del Consiglio Mazzolini, dai Sindaci ai tecnici regionali, dai progettisti sino a tutti coloro che non la pensano come loro. 

Senza che nessuno prenda le distanze da questi gravissimi comportamenti.

Riteniamo che la misura sia colma e che qualcuno sia andato ben oltre il limite del confronto democratico: e per noi questo è assolutamente inaccettabile, in quanto rappresentanti delle amministrazioni e delle Comunità locali.

Riteniamo sia relativamente semplice aizzare la folla; è invece complesso isolare poi le frange più estreme, quelle che minacciano azioni “clamorose”, o peggio minacciano addirittura di “impiccare” i Sindaci, frutto questo di una campagna d’odio nei confronti delle Istituzioni. 

Forse  Barbara Puschiasis  e Daniele Puntel  hanno coscienza di ciò e hanno compreso che la situazione potrebbe sfuggir loro di mano, divenendo indirettamente responsabili di atti estremi.

Pericolo che abbiamo già segnalato alle competenti autorità.

E  questo è un problema che solo loro devono accomodare e che non possono scaricare stavolta su altri.

Spiace, infine, quando diversi componenti di questo gruppo, additano e definiscono Sindaci ed Amministratori locali, indifferenti all’ambiente, superficiali ed inconsapevoli. Amministratori e Sindaci che assieme alla Comunità di Montagna, al BIM ed al Consorzio Boschi Carnici stanno lavorando su progetti legati alle comunità energetiche, ai crediti di carbonio, ai ristori del grande idroelettrico. Amministratori e Sindaci che vivono 365 giorni all’anno, 24 ore su 24 in questi territori, condividendo con i propri residenti tutte le problematiche del vivere in territori marginali e facendosi costantemente parte attiva per cercare di risolverli. 

Amministratori che, con l’aiuto dei tanti volontari, dei cacciatori di Rigolato, dei gestori del rifugio Chiampizzulon, dei componenti dell’Associazione Sportiva Piani di Vas, dopo la devastante tempesta Vaia, si sono rimboccati le maniche, e armati di motoseghe, roncole ed altri arnesi, hanno riaperto e ripulito i sentieri CAI 227 e 228, e che ogni anno promuovono giornate ecologiche tese alla manutenzione del territorio con l’idea che il territorio è un bene di tutti e tutti debbano collaborare alla sua manutenzione

Abbiamo una lunga esperienza di Amministratori: riteniamo di aver dato gli anni migliori della nostra vita alle nostre Comunità.  

Abbiamo cercato di farlo con onesta e diligenza, anche se non sempre abbiamo centrato gli obiettivi che ci eravamo prefissati: e di questo siamo pienamente consapevoli.

Possiamo solamente, serenamente affermare di aver amministrato con lealtà e con alto senso delle Istituzioni, anche quando siamo stati ( in quest’ultimo mandato soprattutto )  chiamati a gestire la “ricostruzione” post-Vaia, a risolvere i problemi dopo la straordinaria nevicata di due anni fa, a metterci la faccia nella vicenda legata alla pandemia COVID-19:  costretto a “limitare la libertà” dei propri concittadini, “vigilando” – per usare un eufemismo – affinchè nessuno uscisse di casa nelle fasi acute della pandemia, senza parlare della partita legata alla grande e attesa opera di realizzazione della “variante esterna” all’abitato di Rigolato. 

Situazioni che ci hanno profondamente toccato e segnato.

All’ex collega Ieracitano, che nel tentativo di polemizzare spara sentenze dimostrando di conoscere assai poco non solo la questione in sé ma anche, ed è più grave per il ruolo che ha ricoperto, l’iter delle procedure autorizzatorie suggeriamo di guardare alla trave nel suo occhio piuttosto che alla pagliuzza nell’occhio del vicino, perché gli echi delle controverse vicende legate alla discarica del suo Comune sono giunti fin quassù, e c’è poco da salire in cattedra. Ai Consiglieri del Patto per l’Autonomia suggeriamo di confrontarsi anche con i Sindaci nell’esercizio delle proprie funzioni di rappresentanti del popolo: potrebbero farsi un idea più articolata delle cose.

Si è sempre in tempo comunque per abbassare i toni, perché noi e le nostre Comunità non abbiamo certo bisogno di ulteriori fastidi. Abbiamo sinceramente tanto altro cui pensare: dalla viabilità di fondovalle, alle infrastrutture digitali, dalla perdita di servizi alla sopravvivenza delle nostre comunità, che ci impegnano giornalmente checchè se ne dica e si pensi!

Anche perché in questa vicenda non ci saranno alla fine né vincitori né vinti: solo “miserie” e rancori che troveranno più spazio in tutti noi.

 E saremo tutti un po’ più poveri.

Nessuno escluso. 

Il prossimo anno ci saranno le elezioni comunali nei nostri Comuni: auspichiamo che molti di coloro che ci ritengono degli inetti, degli incapaci, dei profittatori e dei percettori di tangenti,  decidano di mettersi in gioco al servizio delle nostre Comunità: è una esperienza altamente formativa che ciascuno dovrebbe provare almeno una volta nella vita.

FABIO D’ANDREA (sindaco di Rigolato)
ERICA GONANO (sindaco di Prato Carnico)