Strada Val Saisera-Lussari, la preoccupazione di Confcommercio del Tarvisiano
Sulla chiusura della strada che porta al Monte Lussari (oggi è previsto un incontro in Prefettura a Udine), proponiamo l’intervento di Diego Bellotto, presidente di Confcommercio del Tarvisiano.
Dopo aver sentito di questa ennesima chiusura da parte del Ten. Col. Cristiano Manni, sono stato contattato da molte aziende/imprese associate, penalizzate e arrabbiate.
Abbiamo visto la tappa del Giro più bella di sempre con immagini stupende, che hanno pubblicizzato un percorso spettacolare, forse il più bell’evento degli ultimi vent’anni.
Per permettero tutto ciò, Comune, residenti, alberghi, bar, ristoranti, commercianti, addetti alla sicurezza e Protezione civile si sono uniti per presentare al meglio ogni angolo del percorso. Nel vederci in televisione ci siamo commossi.
Ora, in un territorio dove tutto è complicato, dai costi energetici (riscaldamento 8-9 mesi l’anno) alla carenza di personale, dai costi materie prime all’andamento demografico in picchiata, come è possibile che una sola persona possa penalizzare tutto e tutti con la chiusura di un percorso reso così popolare in pochi giorni, senza provare a sedersi ad un tavolo per trovare delle soluzioni? E non è la prima volta (vedi Lago del Predil, Val Saisera, nuove piste da sci in programmazione). Se questo è il modo di amministrare il territorio, necessita meno politica e più collaborazione, con le realtà del territorio.
Forse facendo questo possono arrivare nuovi investitori e soprattutto non fa scappare gli imprenditori, “eroi” resilienti che continuano ad investire nelle proprie attività della valle.
Noi di Confcommercio stiamo collaborando con tutte le varie associazioni, il Ccomune, il Consorzio di promozione turistica e il Distretto del commercio del Tarvisiano, per poterci migliorare e poter risolvere le varie problematiche.
Come è stato per la ciclovia Alpe Adria, la risalita al Lussari è un volano esponenziale per l’economia dell’intera valle, ovviamente discutendo di sicurezza, percorsi possibili, gestioni e responsabilità, sedendoci ad un tavolo si possono e si devono trovare le soluzioni, certamente non scegliendo sempre la via più semplice, ovvero la chiusura.
A nome di tutto il tessuto economico della valle chiedo un urgente intervento a tutti gli organi di competenza.
DIEGO BELLOTTO