Strategia Aree Interne, approvato il progetto per l’Alta Carnia
È stato presentato alla delegazione ministeriale guidata da Fabrizio Barca, il documento preliminare alla Strategia per le Aree Interne.
Il documento, elaborato dal Servizio Montagna della Regione, la Comunità Montana della Carnia, insieme alle amministrazioni e agli interlocutori del territorio, è stato elogiato da Barca nel suo intervento conclusivo, che ne ha sottolineato il ruolo nell’ambito della Strategia.
Il progetto individua, per l’Area Alta Carnia, svariati ambiti di intervento, tra cui mobilità, scuola, sanità, turismo e filiera-bosco. Tra i numerosi relatori, ne hanno illustrato le linee guida Lino Not in qualità di referente tecnico per l’Area Alto Friuli, Massimo Mentil rappresentante dell’area, Manuela Mecchia per la scuola e Miriam Totis per l’ambito socioassistenziale, oltre ai referenti per le filiere produttive.
Secondo quanto illustrato, nel settore sanitario si potenzieranno i poliambulatori di vallata e il servizio di 118, così come l’assistenza domiciliare; in quello scolastico si rafforzerà il rapporto con il mondo del lavoro, anche attraverso l’alternanza scuola-lavoro, si potenzieranno i corsi di lingue straniere, in particolare tedesca, e si lavorerà alla cittadinanza digitale.
Riguardo la mobilità, si avvierà un servizio di pullman che da ogni vallata porteranno gli operai nel distretto industriale di Tolmezzo per i turni di lavoro (servizio che la Regione, terminata la fase sperimentale, potrebbe inserire nel proprio programma di trasporto pubblico locale). Verranno inoltre acquistati dei mezzi a servizio dei comuni, da utilizzare per finalità associative e sociali.
Per sostenere lo sviluppo, si punterà in particolare sulle filiere legno e agroalimentare, attraverso misure per la formazione professionale, il sostegno alle reti di impresa organizzate secondo approcci di filiera e alle imprese manifatturiere nel settore agroalimentare. Nel turismo, si punterà al sostegno ai servizi di promozione e commercializzazione dell’offerta turistica, all’investimento in servizi e tecnologie informatiche e web, alla formazione e ad aiuti all’impiego nelle professioni del settore.
La stessa delegazione ministeriale, il cui scopo è sostenere progetti di sviluppo riguardanti le zone marginali del Paese, aveva incontrato, solo poche ore prima, la Presidente Serracchiani, per discutere in particolare il progetto che coinvolge i Comuni dell’Alta Carnia, la cui approvazione da parte dello Stato permetterà l’attuazione degli interventi previsti. La Regione Friuli Venezia Giulia è stata una delle prime a candidarsi alla Strategia nazionale, vera novità della programmazione comunitaria 2014/2020, individuando ben tre aree della montagna regionale.
La strategia impegna la regione a definire, di concerto con i territori, specifiche azioni per promuovere la nascita di nuove imprenditorialità, destinando risorse dei fondi strutturali europei, che per ogni area ammontano a circa 4,5 milioni. In aggiunta lo Stato concorre con un finanziamento di quasi 4 milioni ad area per il miglioramento dei servizi di trasporto, sanità ed istruzione. La validazione da parte dello Stato del “preliminare” del progetto di sviluppo per la Carnia, quindi, chiude la fase progettuale e apre la fase attuativa, con le misure specifiche a sostegno dei diversi ambiti interessati.
(nella foto, da sinistra, Not, Mentil e Barca)