Studenti Erasmus morti in Spagna, la beffa dei risarcimenti
Era l’alba del 20 marzo scorso quando sette ragazze italiane in Erasmus, persero la vita in Spagna, nei pressi di Tarragona, al rientro da una festa. Le loro vite furono spezzate nell’incidente che coinvolse il pullman sul quale stavano viaggiando, condotto da un autista che poi ammise di essersi addormentato alla guida. Tra di esse c’era anche la friulana Elisa Valent, 25 anni di Venzone, laureanda all’università di Padova.
A distanza di quattro mesi da quella tragedia un nuovo duro colpo per le famiglie delle vittime, è emerso infatti che l’assicurazione dell’associazione organizzatrice della gita, come ha riportato il quotidiano La Stampa, ha offerta un risarcimento di 70 mila euro, decurtate del 25% perché le ragazze non avrebbero indossato la cintura di sicurezza. Una sorta di concorso di colpa ancora da dimostrare: fino ad oggi non ci sarebbe alcuna prova di un comportamento imprudente da parte delle vittime. Le famiglie delle ragazze si sono rivolte ai rispettivi avvocati che lavorano tutti insieme. L’assicurazione, da parte sua, ha deciso di portare questa posizione in giudizio prima ancora che l’inchiesta abbia accertato come sono andate le cose. Non c’è nessuna prova che le ragazze non indossassero la cintura e gli esperti avevano già detto che, per la dinamica dello schianto, non sarebbero servite. Anzi alcuni dei genitori hanno fatto sapere che dagli atti processuali della magistratura spagnola, emergerebbero anche grosse responsabilità del gestore autostradale.
I familiari delle vittime avevano già deciso, in ogni caso, di destinare in beneficenza le cifre proposte. I genitori, come già annunciato, daranno vita ad un’associazione che sarà fondata ufficialmente il 22 luglio. Si chiamerà “Genitori Generazione Erasmus 20 Marzo 2016 – Uniti perché non accada mai più”. L’acronimo inglese diventa PEG, Parents of Erasmus Generation.
IL COMMENTO DEL PREMIER RENZI
“Amarezza” e “rabbia”. Sono i sentimenti del presidente del Consiglio Matteo Renzi alla notizia dei rimborsi ridotti che le assicurazioni avrebbero proposto alle famiglie delle vittime italiane della strage del bus di studenti a Tarragona, in Catalogna. “Una assurdità insopportabile – ha commentato il premier – per chi ha tanto sofferto e ha perso una persona cara”.