Successo per il progetto “Empowerment femminile in Carnia e Alto Friuli” della Coop Cramars
Avviare un percorso virtuoso legato all’occupazione femminile in Carnia e individuare – per rimuovere – gli ostacoli culturali organizzativi e gestionali che impediscono il raggiungimento della parità di genere nel mondo del lavoro: questo l’obiettivo di “Empowerment femminile in Carnia e Alto Friuli”, il progetto formativo che si è tenuto da novembre a maggio a Tolmezzo, a cura della cooperativa sociale Cramars.
Il progetto ha riscosso un grande successo tra donne di tutte le età, dai 20 ai 60 anni, e di tutte le estrazioni sociali: occupate e disoccupate, dipendenti e imprenditrici. Sono state un centinaio le partecipanti provenienti dalla Carnia e dall’Alto Friuli che hanno aderito con entusiasmo e coinvolgimento ai sei laboratori che Cramars ha gestito per conto dell’UTI della Carnia: Donne ed Empowerment, Le donne nei luoghi delle decisioni, Benessere organizzativo, Diversity management, Identità personale e professionale, Fiducia e promozione del sé.
Gli appuntamenti hanno affrontato le criticità legate alla cultura organizzativa con riferimento a meccanismi di avanzamento di carriera, criteri di selezione, gestione delle risorse e degli organi dirigenziali, stereotipi connessi alla conciliazione dei tempi vita/lavoro e falsi miti riguardanti costi economici e organizzativi, sottovalutazione delle risorse da parte delle donne che faticano a contrattare il proprio stipendio e a essere proattive.
Inoltre, l’obiettivo di “Empowerment femminile in Carnia e Alto Friuli” era quello di ricavare informazioni qualitative e quantitative tali da fornire un quadro dei temi connessi alla gestione delle risorse umane in ottica di genere e della valorizzazione dei potenziali femminili, facendo così emergere casi virtuosi. Un corso stimolante e coinvolgente, che ha messo in evidenza l’importanza del fare rete tra donne, a detta di tutte le partecipanti.
“È stato un vero corso di empowerment, una bellissima esperienza formativa, fonte di ispirazione per il mio sogno di diventare imprenditrice” afferma una di loro. “Grazie al confronto e all’interazione sono emersi interessanti spunti di riflessione e temi sui quali lavorare per poter crescere nella vita personale e in quella professionale” aggiunge una compagna. “Sarebbe utile continuare ad approfondire gli argomenti trattati, organizzando nuovi incontri mensili nel corso di tutto l’anno” conclude un’altra. Imparare a riconoscere le differenze che rendono uniche le persone, anche in azienda, consente di creare le giuste condizioni per esprimere talento e competenze e dar vita a luoghi di lavoro diversificati, inclusivi ed efficaci.
“Empowerment femminile in Carnia e Alto Friuli” ha visto il susseguirsi di una decina di professioniste, formatrici e testimonial, tra cui l’esperta in psicologia del cambiamento e dello sviluppo personale e professionale Roberta Bortolucci che ha ricoperto incarichi istituzionali nella Commissione Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e nel comitato Nazionale di Parità del Ministero del Lavoro, Anna Degano, psicologa e presidente dell’Associazione per lo sviluppo psicologico dell’individuo e della comunità del FVG, Giovanna Tinunin, Manuela Castiglione, Michela Diffidenti e Patrizia Daneluzzo, collaboratrici del Diversity MGMT Team DOF, Roberta Nunin, consigliera Regionale di parità, Orietta Antonini, vicepresidente nazionale di Legacoop, Barbara Comparetti, avvocato, presidente dell’ordine forense di Tolmezzo nonché membro del CdA della Fondazione Friuli, Anna Gregorio, astrofisica, associata all’Istituto Nazionale di Astrofisica – Osservatorio Astronomico di Trieste e all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Roberta Pinzano, primaria ospedaliera, e Clelia Del Ponte, giornalista del quotidiano Il Gazzettino ed esperta di Pari Opportunità.