Tante iniziative in Friuli per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri
“Uno dei progetti più importanti in Friuli Venezia Giulia, che fa da traino alle molteplici iniziative sulle quali anche la nostra regione dedicherà molta attenzione in occasione della ricorrenza per ricordare il padre della lingua italiana”.
Lo ha detto l’assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli partecipando in streaming alla conferenza stampa organizzata dalla Fondazione de Claricini Dornpacher durante la quale sono state illustrate le iniziative allestite dal sodalizio per celebrare il settimo centenario della morte di Dante Alighieri. All’evento erano presenti tra l’altro anche il presidente della Fondazione Oldino Cernoia, i sindaci di Moimacco, Cividale e San Daniele, Enrico Basaldella, Daniela Bernardi e Pietro Valent, nonché il portavoce del Ministro della Cultura, Gianluica Lioni.
Come ricordato dall’esponente dell’esecutivo Fedriga, il programma allestito dalla fondazione cividalese e realizzato in collaborazione con la biblioteca Guarneriana di San Daniele “mi è già stato presentato per sommi capi dal presidente Cernoia lo scorso anno e si contraddistingue per la vastità delle iniziative proposte ma anche per la loro qualità culturale. Questo progetto si inserisce in un più vasto articolato programma che andremo ad illustrare nei prossimi giorni in cui l’amministrazione regionale sosterrà la promozione delle opere dantesche attraverso molte iniziative presentate da vari soggetti del nostro territorio. A queste si associano le iniziative sostenute dal Ministero della Cultura, delle quali fanno parte – oltre al progetto della Fondazione de Claricini – anche quelle che si sviluppano attraverso l’Archivio di Stato di Pordenone, il Museo Parco di Miramare e il Museo archeologico di Aquileia”.
“Con queste attività – ha aggiunto Gibelli – la nostra regione si presenta al meglio al Dante day, valorizzando il legame che per alcuni aspetti esiste tra il Friuli Venezia Giulia e il Sommo poeta. Oltre al codice redatto da Niccolò de Claricini che nel 1466 trascrisse la Divina commedia, a Gemona c’è anche la campana quattrocentesca, unico esempio del suo genere, sulla quale è trascritto uno dei versi dell’opera di Dante maggiormente conosciuta al mondo. Abbiamo deciso di celebrare la ricorrenza con molte iniziative – ha concluso l’assessore regionale – per celebrare un personaggio della nostra cultura nazionale al quale dobbiamo la presenza oggi in Italia di una lingua comune e le cui opere sono riconosciute a livello mondiale”.
Il ricco programma messo a punto dalla Fondazione de Claricini conta su 35 iniziative che si snodano nell’arco di tutto l’anno e che vedranno coinvolto non solo la sede di Bottenicco di Moimacco ma anche molte altre località del Friuli Venezia Giulia e in particolare Pordenone grazie ad una collaborazione instaurata con il locale centro culturale Casa dello studente Antonio Zanussi. La cerimonia di apertura del progetto celebrativo per i 700 anni dalla morte di Dante è fissata per il 25 marzo con una conferenza tenuta da don Alessio Geretti e l’inaugurazione in Villa de Calricini di tre specifiche mostre.