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Tanti temi discussi nell’incontro di Gemona del Patto per l’Autonomi

«Una tappa importante per rafforzare la presenza civica autonomista nella pedemontana friulana». Così il segretario regionale del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo dopo l’incontro che si è tenuto a Gemona ieri, martedì 15 ottobre, nella Sala della Comunità di Montagna del Gemonese. «È stato un’ottima occasione di confronto sui temi che interessano il territorio e sulle prospettive della politica regionale».

All’appuntamento, nuova tappa di “Un Patto per il futuro”, il percorso partecipativo del Patto per l’Autonomia verso l’Assemblea generale di fine anno, sono intervenuti Moretuzzo, il consigliere comunale di Gemona Michele Londero e Stefania Garlatti-Costa del direttivo del Patto per l’Autonomia. Diversi i temi che sono stati affrontati: dalla Cimpello-Gemona alla tutela ambientale, dalla necessità di un nuovo modello di sviluppo industriale e turistico alla valorizzazione delle tipicità interne, dalla viabilità forestale alla zootecnia.

Londero ha evidenziato criticità e potenzialità dell’area gemonese, tra squilibri territoriali e politiche necessarie, auspicando che «idee, competenze e vocazioni territoriali vengano realmente poste al centro delle scelte politiche. Solo in questo modo – ha detto – le comunità torneranno a essere protagoniste attive».

Sulla tutela e valorizzazione del Tagliamento si è soffermata Garlatti-Costa. «Si tratta di un patrimonio unico dall’altissimo valore naturalistico, paesaggistico, culturale e identitario. Preservare il Tagliamento come modello per la rinaturazione dei fiumi, migliorandone lo status ecologico, ma anche, di conseguenza, la sicurezza per le popolazioni a valle, è interesse di tutte e tutti».