Tariffe servizio idrico, il sindaco di Raveo Ariis replica a Mazzolini
“Fa piacere che il consigliere regionale Stefano Mazzolini si sia accorto di un problema che sta particolarmente a cuore agli amministratori dei comuni montani, che in merito non se ne sono stati con le mani in mano. Infatti siamo i primi a volere per i nostri concittadini le bollette dell’acqua più basse possibili, ma bisogna anche capire che la fissazione delle tariffe del servizio idrico integrato sono frutto di un equilibrio molto complicato, che deve tenere conto di: norme di legge, autorizzazioni, investimenti, efficienza e costi del servizio; un equilibrio estremamente delicato che non può essere raggiunto con un semplice colpo di bacchetta magica, come qualcuno potrebbe pensare, né tanto meno con promesse da mercante“.
Lo dice Daniele Ariis, sindaco di Raveo e rappresentate della Carnia nella Commissione Controllo Analogo di Cafc, replicando alle dichiarazioni rilasciate ieri dall’esponente della Lega.
“Come sindaci ci siamo già attivati in maniera concreta e senza tanti clamori mediatici, per cercare di venire incontro alle esigenze dei nostri concittadini – prosegue Ariis -. Un primo risultato è stato raggiunto con la riduzione della quota fissa della tariffa da 60 a 40 euro, alla quale è seguita la piena disponibilità del Cafc a dilazionare tutte le bollette agli utenti in difficoltà, con altresì interventi specifici su alcune situazioni critiche. Inoltre, come comunicato in bolletta per le utenze forfettarie, le famiglie numerose con più di tre componenti possono richiedere a CAFC l’applicazione di calcoli tariffari maggiormente favorevoli”.
“Non dimentichiamoci poi che praticamente tutti i comuni hanno inserito nella carta famiglia anche il rimborso delle bollette dell’acqua, alla quale si aggiunge il bonus acqua per le famiglie in condizione di disagio economico e sociale – continua il sindaco di Raveo -. Da ultimo è stato approvato all’unanimità nell’assemblea UTI Carnia del 30 novembre scorso un ordine del giorno, esteso a tutti i comuni della montagna regionale, per richiedere con fermezza all’Ausir una tariffa agevolata per le utenze nei comuni montani, come previsto dalla L.R. 5/2016. Inoltre per venire incontro alle utenze non domestiche forfettarie, ovvero senza il contatore, abbiamo richiesto il pagamento, per i periodi di chiusura forzata, della sola quota fissa, trovando in tal senso anche l’appoggio del Cafc”.
“E’ certamente da apprezzare la disponibilità manifestata dal vicepresidente del consiglio regionale, il quale però non deve limitarsi a indicarci la via da seguire, ma percorrerla assieme a noi, considerato altresì che la legge regionale di riferimento demanda all’Amministrazione regionale il compito di definire le modalità di intervento per la riduzione delle tariffe nei comuni montani e in questo contesto il suo appoggio sarà sicuramente importante”, conclude Ariis.