Tarvisio “promossa” da residenti, frequentatori e operatori
Tre residenti su quattro effettuano oltre la metà degli acquisti nei negozi di Tarvisio e sono molto soddisfatti del comune per il paesaggio, gli orari dei negozi, la cortesia e professionalità, mentre tra le criticità individuano il mercato coperto, i mezzi pubblici e le proposte culturali. Tra i city user (i frequentatori), il 55% arriva dall’Italia, il 17% dall’Austria, il 10% dalla Slovenia, il 6,7% dalla Germania. Vengono a Tarvisio soprattutto per turismo, natura incontaminata (il 12% di essi usa la bicicletta) e l’ambiente tranquillo, sono molto soddisfatti per l’aspetto del centro urbano e l’ospitalità, l’ambiente naturale e la ristorazione, mentre sono più critici sull’offerta culturale e ricreativa e i negozi per lo shopping. In ogni caso l’81% ha dichiarato che a Tarvisio ritornerà. Infine gli operatori economici, che evidenziano l’importanza di avviare un progetto di riqualificazione che riguardi non solo la qualità dei negozi, ma anche la varietà e i prezzi e confidano si intervenga anche sull’arredo della città, eventi e le manifestazioni culturali, ritenendo prioritario agire in rete come comprensorio valorizzando il marchio del Tarvisiano.
Tre gruppi di persone, residenti, city user e operatori economici, sono stati i protagonisti dell’indagine commissionata dalla Camera di Commercio di Pordenone-Udine su sollecitazione di Confcommercio Udine e con la collaborazione del Comune di Tarvisio, con l’obiettivo di ottenere un’analisi utile alle istituzioni per sviluppare idee e azioni di riqualificazione delle attività commerciali e turistiche sul territorio. L’indagine è stata presentata lunedì 12 novembre nella Sala consiliare del Comune, alla presenza del presidente Giovanni Da Pozzo, il vicepresidente di Confcommercio Udine Alessandro Tollon, il sindaco di Tarvisio Renzo Zanette e l’assessore Francesca Comello. A illustrarla, Nicola Ianuale di Questlab, la società che ha eseguito le rilevazioni per conto della Cciaa.
L’indagine conoscitiva ha comportato 200 interviste ai residenti, 300 ai city user (interviste realizzate in via Roma, via Vittorio Veneto, pista ciclabile, Monte Lussari e Laghi di Fusine), 100 agli imprenditori. Per i residenti si sono raccolte valutazioni sulla percezione dei vantaggi e delle criticità della città e del suo distretto, per i city user si è misurata la soddisfazione dell’offerta di accoglienza e infine l’indagine agli operatori locali ha misurato il comportamento di alcune variabili di tipo economico e congiunturale.
«Un’indagine che ci servirà molto come amministrazione comunale – ha evidenziato il sindaco Zanette in apertura –. Siamo convinti ci spronerà a lavorare assieme, sulla linea di quanto stiamo facendo con le attività produttive del territorio».
«La Camera di Commercio ha accolto favorevolmente l’iniziativa – commenta il presidente Da Pozzo –. Si pone infatti come partner qualificato delle categorie e dei Comuni per questo tipo di indagini, molto utili per verificare con concretezza e serietà la percezione dei cittadini. Non si può infatti pensare di fare una programmazione se non si conosce prima il mercato e quali sono le opinioni dei consumatori. Abbiamo fatto una prima indagine a Udine e ora questa a Tarvisio e siamo certi che le preziose informazioni derivanti dalla rilevazione saranno la base per nuove attività mirate e per dare risposte puntuali alle esigenze di chi vive in città, ma anche di chi la frequenta o ci lavora. Non è un traguardo, ma un punto di partenza, utile a capire dove lavorare per far sì che ci sia ancora maggiore appeal da parte delle persone».
La presentazione è stata occasione anche per presentare l’economia di Tarvisio, con i dati elaborati dal Centro Studi della Camera di Commercio, che hanno restituito una fotografia delle realtà produttive locali: 482 sono le imprese attive, di cui 110 artigiane (22,8%), 148 femminili (30,7%), 43 le imprese guidate da giovani (9%). Complessivamente le attività economiche sono 672 (alle 482 imprese vanno aggiunte le sedi secondarie): il 38% fa parte del commercio, il 19,3% dei servizi di ospitalità (ricettività, ristorazione e pubblici esercizi), il 21% rientra nei servizi, il 6,7% sono attività dell’agricoltura silvicoltura e pesca, l’8,9% le attività dell’edilizia, il restante 6,1% dell’industria. Nel 2017 il comprensorio turistico del “Tarvisiano, Sella Nevea e Passo Pramollo” ha registrato 144 arrivi (+3,8% rispetto al 2016) e 346mila presenze (+4,6% rispetto al 2016). Nel confronto con la macroarea della montagna (che comprende anche la Carnia, il Piancavallo e dolomiti friulane), il comprensorio concentra il 47% degli arrivi, il 37% delle presenze e offre quasi 6mila 18mila posti letto della montagna.
La parte finale dell’articolo è decisamente molto confusa. I “144 arrivi” presumo siano 144.000 arrivi che ha più senso.
In ogni modo con 346.000 presenze e 144.000 arrivi si calcola una permanenza/soggiorno medio di 2,4 notti.
Calcolando che con 6.000 posti letto le presenze in un anno dovrebbero essere 2.190.000, possiamo vedere che in pratica le strutture turistiche sono piene per meno di 2 mesi all’anno. E gli altri dieci mesi cosa fanno?
E sì che la Regione e tanti altri Enti hanno dilapidato un bel pò di denaro pubblico per la promozione turistica. Se fosse stato speso meglio, invece di due mesi le strutture avrebbero potuto essere occupate per almeno 4 mesi.
C’è quindi ancora non molto”,ma moltissimo da fare per riempire le strutture di Tarvisio.
I migliori auguri a chi saprà farlo. Chiaramente facendoci conoscere e documentando quanti soldi pubblici verranno spesi per far ciò.
Ci vorrebbe dei bus navetta per portare la gente sui impianti di risalita senza usare il proprio automobile, e per passeggiate. Vedi Livigno che utilizza questa cosa da molti anni sia d’estate che di inverno