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Teatro, grande riscontro in Val Pesarina per “Lost in Macondo… Pesariis”

Domenica 17 settembre si è svolto lo spettacolo teatrale “Lost in Macondo… Pesariis”, messo in scena dal Collettivo L’Amalgama ispirandosi alle atmosfere del romanzo “Cent’anni di solitudine” di Gabriel Garcia Márquez.

Uno spettacolo coinvolgente che si è sviluppato negli spazi aperti, in piazze, cortili e angoli nascosti del borgo, catturando il folto pubblico presente che è stato condotto per le vie del paese ed è diventato protagonista nel racconto, con storie, risate, sorprese e divertimento. 

Un progetto collettivo realizzato dopo una settimana di residenza artistica nel comune di Prato Carnico, che ha raccolto attorno a sé collaboratori, stabili o occasionali, supporter, istituzioni, associazioni, amici e l’intera comunità di Cjanâl.

La regia e il coordinamento artistico sono di Andrea Collavino, la drammaturgia a cura di Valentina Diana, in scena gli attori e le attrici della compagnia: Caterina Bernardi, Angelica Bifano, Alejandro Bon, Jacopo Bottani, Matteo Ciccioli, Federica Di Cesare, Massimiliano Di Corato, Gilberto Innocenti, Clara Roberta Mori, Miriam Russo. Con la partecipazione del pesarino Emil Lenisa che ha proposto alcune sue composizioni nella tradizionale parlata di Cjanâl, variante molto conservativa della lingua friulana, e di altri abitanti del luogo.

Al termine dello spettacolo c’è stata la presentazione del video documentario di Stefano Giacomuzzi, con le video-interviste agli abitanti del comune di Prato Carnico, molto apprezzato sia per le testimonianze spontanee ed emozionanti che per la bellezza delle riprese. 

“Dopo l’ottimo successo della prima residenza organizzata in Val Pesarina e dedicata ai giovani cantautori, questa seconda residenza artistica ha esplorato il tema della rappresentazione teatrale – racconta l’assessore alla Cultura Gino Capellari –. Di quell’arte che è capace di costruire e portare in scena uno spettacolo in cui è stata protagonista la nostra comunità, la sua identità, le sue tradizioni e i valori che la caratterizzano oltre che i racconti che si tramandano da generazioni e le storie che sono vive nella memoria della gente. L’idea era quella di trasformare il borgo in un teatro a cielo aperto dove attori, luogo e persone diventano un tutt’uno e dove gli spettatori sono coinvolti attraverso un percorso itinerante nella messa in scena dello spettacolo teatrale che ha permesso di far conoscere le bellezze e peculiarità di Pesariis, il paese degli orologi. Un nuovo modo per valorizzare il patrimonio culturale di un territorio, la sua comunità, le sue storie e tradizioni”.