VIDEO – Tempi d’attesa nella sanità friulana, per l’ASUFC “netto miglioramento”
Nei primi due mesi del 2025 il 91% degli interventi oncologici di classe A (da effettuarsi entro 30 giorni) ha rispettato i tempi previsti, superando il target del 90%. Questo rappresenta un miglioramento rispetto all’82,9% del 2024 e al 63,1% del 2019 anche se permangono criticità in alcune tipologie di interventi.
Sempre nell’ambito degli interventi oncologici di classe A (entro 30 giorni), sempre su un livello ottimale da rispettare del 90%, si passa da un 43,6% per il polmone nel 2019 al 100% nel 2025; da un 29,1% del 2019 per la prostata al 100% nel 2025; dal 35,7% del 2019 per la tiroide al 100% del 2025; dal 53,8% del melanoma nel 2019 al 95% nel 2025.
Lo ha sottolineato l’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi, che questa mattina, all’ospedale di Udine, ha illustrato i dati relativi alla riduzione dei tempi d’attesa nell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale (Asufc), insieme al direttore generale dell’Asufc, Denis Caporale.
“Metodo di lavoro, controllo, sforzo del sistema, grande capacità gestionale. Sull’insieme di questi elementi, con una visione ben chiara e nella consapevolezza che c’è ancora molto impegno da dedicare, affondano le loro radici i significativi risultati sulla riduzione delle liste d’attesa in sanità in Asufc: dati che parlano chiaro, al di là delle faziose e dannose polemiche di qualcheduno. Con l’adozione anche di alcune misure strutturali, cominciamo a vedere i primi risultati importanti e continuiamo con determinazione lungo questo percorso, puntando sulla specializzazione dei presidi di salute per garantire universalità e gratuità di accesso alle cure da parte dei cittadini” ha detto Riccardi.
“Oltre a determinare una migliore e più adeguata risposta alla persona, la riorganizzazione che stiamo compiendo con notevole profusione di sforzi – e la rete oncologica ne è un esempio -, rende maggiormente attrattivi i presidi di salute ai professionisti, in tempi particolarmente complessi in questo senso” ha tenuto a precisare Riccardi, ringraziando il personale di Asufc per l’ottimo lavoro che sta svolgendo.
Durante l’illustrazione sono stati presi in esame anche i dati relativi alle prestazioni ambulatoriali che registrano notevoli miglioramenti sulle liste di attesa, in particolare per le visite specialistiche di oncologia, prima visita cardiologica, prima visita di chirurgia vascolare e prima visita endocrinologica (rispettivamente, nel 2025, con rispetto dei tempi al 93%, 87,31%, 89,2% e 83,11%), con un generale e sensibile miglioramento anche in dettaglio per le priorità.
L’assessore Riccardi si è soffermato poi sui dati inerenti i flussi di residenti nell’ambito territoriale dell’Asufc verso altre regioni d’Italia (mobilità passiva), aggiornati a gennaio 2025: “Continuando lungo questa linea riorganizzativa – ha detto -, ricordando a tutti che per questa Amministrazione regionale il pubblico non è in alcun modo messo in discussione, contiamo d’invertire la tendenza che oggi vede una parte degli utenti diretti in Veneto e in Emilia Romagna, in particolare per malattie e disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico e connettivo, e per oculistica, gestiti da strutture private accreditate”.
A tal merito, Riccardi ha raffrontato la spesa in euro sostenuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia per ogni cittadino rispetto alla Regione Veneto e alla Regione Emilia Romagna per prestazioni da privato: 266 in Fvg contro 390 sia in Veneto sia in Emilia Romagna: “Un terzo in più della nostra spesa – ha osservato -. Questo produce una flessibilità di gestione dal punto di vista delle manovre, che sono inevitabilmente più veloci, e che producono quegli effetti che noi vogliamo cominciare a contrastare con alcune operazioni straordinarie rispetto al contenimento della fuga e alla mobilità passiva”.