Tempi rispettati, riaperto completamente il tratto di A23 tra Moggio Udinese e Amaro
È stata riaperta questa mattina (mercoledì 24 aprile) alle ore 11:30, così come da cronoprogramma, la carreggiata sud della A23 Udine-Tarvisio compresa tra gli svincoli di Carnia e Pontebba. Si è concluso infatti in tempi record il programma di interventi, portato avanti da Autostrade per l’Italia, per la messa in sicurezza del versante del monte Valconin, dopo che lo scorso 1° aprile il distacco di materiale roccioso, generatosi in un’area esterna alle competenze autostradali probabilmente a causa delle persistenti e abbondanti piogge, aveva coinvolto il tratto di A23.
Gli interventi sono stati pianificati da Aspi in due fasi differenti portate avanti 7 giorni su 7. La prima, che ha visto l’impiego anche di maestranze altamente specializzate nei lavori ad alta quota, ha riguardato la realizzazione di interventi per la messa in sicurezza del versante montuoso attraverso la realizzazione di ancoraggi al suolo con funi in acciaio ad alta resistenza di circa 15 massi, di dimensione comprese tra i 2 e i 4 metri cubi. Sono state inoltre posizionate reti di contenimento ancorate al suolo con barre in acciaio di 3 metri di lunghezza e postati più di 100 metri di reti paraschegge, alte circa 2 metri, a monte della sede autostradale.
La seconda fase di attività ha riguardato invece la finalizzazione e l’attivazione di un sistema di monitoraggio, studiato da Tecne, società di ingegneria del Gruppo Autostrade per l’Italia, e la pianificazione di una procedura di gestione preventiva, iniziative entrambe pensate nell’ottica della prevenzione del rischio per la tutela della sicurezza delle persone e a garanzia della fruizione dell’arteria autostradale.
Gli ingegneri e i tecnici di Tecne hanno infatti progettato e realizzato un sistema di monitoraggio attraverso 16 fessurimetri disposti in 4 settori, individuati da geologi, che consentono il controllo della parete montuosa, mediante un sistema automatico cablato. Il sistema, attivo H24, è in grado di monitorare e inviare ogni 15 minuti i dati di eventuali movimenti del materiale roccioso. Autostrade per l’Italia ha infine definito una procedura operativa, condivisa con la Polizia Stradale, che verrà presentata presso la Prefettura di Udine alla Regione e Protezione Civile con i quali Aspi ha avviato un’interlocuzione collaborativa.
Tale procedura prevede, sulla base delle risultanze del monitoraggio, l’eventuale attivazione di un piano di gestione in sicurezza del tratto autostradale.
“Voglio ringraziare innanzitutto i tecnici, le maestranze e le squadre della Direzione di Tronco di Udine di Aspi che hanno lavorato con impegno in questo mese per garantire la piena riapertura del tratto autostradale della A23 nei tempi previsti. Un ringraziamento anche alle Istituzioni del territorio che ci hanno supportato fin dalle prime ore, confermando grande volontà di collaborazione al fine di evitare in futuro eventi analoghi a quello accaduto lo scorso 1° aprile”. E’ quanto dichiara Giuseppe Della Porta, Direttore di Tronco di Udine di Autostrade per l’Italia.