Terme di Arta, scatta la nuova era targata Git
“La ripartenza è stata possibile grazie ad una missione di collettività che vede in una gestione pubblico-privato e alla quale si associa anche l’interesse degli albergatori locali la possibilità di dare nuovamente slancio ad una struttura di grande rilevanza per il turismo regionale”.
Lo ha detto la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, visitando quest’oggi insieme al vicepresidente Sergio Bolzonello le Terme di Arta. Presenti per l’occasione anche il sindaco del comune montano, Marlino Peresson, e il consigliere regionale Enzo Marsilio.
La struttura, amministrata fino a qualche giorno fa da Promoturismofvg, ora, al termine di una gara d’appalto, verrà gestita dalla società TermeFVG Srl che curerà l’attività per i prossimi nove anni, con possibilità di rinnovo per un altro uguale periodo.
Come ricordato dalla presidente, ciò che ha consentito di raggiungere questo risultato è stato un grande sforzo collettivo che ha visto impegnata la Regione, un consorzio di enti pubblici e alcuni privati. “Da soli – ha detto Serracchiani – non saremmo riusciti a far ripartire nel modo corretto questa struttura, che ha una importanza strategica per il turismo in regione”.
La presidente ha inoltre messo in evidenza il patto mare-montagna che si è venuto a creare con la presenza della Git di Grado nella TermeFvg. “È questa – ha detto Serracchiani – una alleanza territoriale che fa bene alla montagna friulana”.
Infine, commentando la disponibilità espressa dagli albergatori della zona di entrare nel capitale sociale della Srl che gestisce le terme d’Arta, Serracchiani ha detto che ciò rappresenta una vera iniezione di fiducia, in grado di rendere ancora più solida questa attività.
Soddisfazione per la nuova gestione è stata espressa anche dal vicepresidente della Regione. “Con l’assegnazione dell’attività alla TermeFvg – ha detto Bolzonello – abbiamo vinto, grazie alla collaborazione di tutti, una sfida che in molti avevano definito impossibile. Con PromoturismoFvg abbiamo traghettato l’attività verso la nuova gestione. Siamo certi che quest’ultima metterà a regime un prodotto, quello delle terme, molto significativo per il nostro sistema turistico regionale”.
Bolzonello ha infine ricordato come la prossima partita sia quella legata alla promozione della struttura, anche con l’ausilio degli operatori presenti in questa zona. “È stato molto importante sentire dalla voce degli albergatori – ha concluso il vicepresidente – una chiara disponibilità ad entrare nel capitale sociale di TermeFvg. Questo era un passaggio auspicato, che ora però, con queste dichiarazioni, prende corpo concretamente”.
Difficile pensare che non finisca come le volte precedenti, per restare in argomento il solito “buco nell’acqua?”
Pienamente d’accordo.
Non serve certamente essere uno dei tanti “guru” di cui la la Regione si serve spesso per capire che con la maggioranza di un “sanatorio” alla guida del carrozzone si è di nuovo mancato l’obiettivo.
Invece di puntare su giovani,sport,fitness,ecc. come fanno quelli della concorrenza, si punterà nuovamente a terapie per anziani (chiaramente sovvenzionati da stato e regione) per poter riempire in qualche modo la struttura.
Mi meraviglio che la Serracchiani e Bolzonello avallino certe iniziative.
Basta vedere cosa hanno fatto con Carnia Welcome, altro buco senza fondo. D’altronde una macchina va dove e come vuole l’autista. Avesse almeno un’assicurazione. I danni dobbiamo pagarli sempre e comunque noi, poveri pantaloni.
Ma le migliaia di “turisti cinesi di lusso” che avrebbero dovuto tingere di giallo le piste della Carnia, dove sono? La spedizione fatta in Cina nel 2014 dal signor Peresson (evidentemente con l’avallo della presidentessa) che risultati ha avuto? vedere su: http://aldorossi.altervista.org/carnia-montagna-friulana-chiama-shanghai/